giovedì 17 dicembre 2015

Tomba di S.Pietro e Necropoli


Per visitare gli scavi sotto la Basilica di San Pietro occorre presentare una richiesta scritta, con almeno 8 giorni di anticipo nei periodi di maggior richiesta anche 30 giorni prima, alla Fabbrica di San Pietro – Ufficio Scavi, specificando nome e numero dei visitatori, lingua, data desiderata, recapito. Tale richiesta può essere inoltrata per fax o e-mail oppure compilando un formulario nell'Ufficio stesso (a destra dopo l'Arco delle Campane).
L'Ufficio Scavi confermerà il giorno e l'ora della visita (guidata, 2 ore circa).
Orario: da lunedì a sabato 9-15,30, domenica e giorni festivi chiuso. Tel. 0669885318 - Fax 0669873017.
E-mail:
scavi@fsp.va Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.   - uff.scavi@fabricsp.va Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .Ingresso: €13 con guida specializzata.

domenica 13 dicembre 2015

Magico Natale a Frascati


Un tipico Christkindlmarkt alle porte di Roma, circa 40 casette di legno illuminate e addobbate a festa ospitano le produzioni di artigiani, gastronomi e cultori della tradizione natalizia. Fino al 6 gennaio 2016 a Frascati si svolge il "Magico Natale", il consueto mercatino natalizio ancora poco conosciuto dai turisti, ma facilmente raggiungibile in poco meno di mezz'ora con un treno dalla stazione Termini. Tantissime idee per gli immancabili regali, degustazione di vari prodotti della nostra tradizione gastronomica, il tutto arricchito dalla piacevole atmosfera di questa località dei Castelli Romani, che offre una veduta panoramica su Roma davvero emozionante ed è candidata, per gli anni 2016 e 2017, a diventare Capitale Italiana della cultura. Frascati è famosa soprattutto per essere sede delle ville tuscolane, costruite dalla nobiltà papale a partire dal XVI secolo. Le più importanti sono Villa Aldobrandini, Villa Torlonia, Villa Falconieri e Villa Tuscolana. Inoltre, sempre a questa terra, è collegata la celebrazione, con più eventi all'anno, dell'economia agricola locale e laziale: in particolare del vino, con il marchio D.O.C. "Frascati", il più prodotto e famoso nella zona dei Castelli Romani.
Lo storico mercatino accompagnerà, come nelle precedenti edizioni, le innumerevoli iniziative in programma lungo tutto il periodo natalizio fino all'Epifania, con incontri e spettacoli dedicati anche e soprattutto ai più piccoli.

fino al 6 gennaio 2016
FRASCATI (RM). Passeggiata di via Vittorio Veneto.Orario: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 20; sabato, domenica, prefestivi, festivi dalle 9 alle 21.

giovedì 10 dicembre 2015

I Percorsi giubilari


Due Cammini della via Papale, un Cammino del Pellegrino e il Cammino Mariano.
Sono questi i quattro itinerari giubilari che condurranno i fedeli alla scoperta dei luoghi sacri e delle zone più caratteristiche della Capitale.
Tutti e quattro i percorsi, la cui mappa è facilmente disponibile sul sito del Comune di Roma, permetteranno la visita delle tre chiese giubilari: Santa Maria in Vallicella (Chiesa Nuova), San Salvatore in Lauro e San Giovanni Battista dei Fiorentini. In quest'ultima, vi sarà sempre la presenza di sacerdoti di varie lingue per le confessioni e le celebrazioni.
Il primo itinerario, il Cammino Papale, disponibile in due varianti, è il percorso che per secoli è stato seguito dai Papi dalla Basilica di San Pietro a quella di San Giovanni in Laterano e viceversa. Viene riproposto ai fedeli nella sua forma originale arricchita però dalla sosta in vari punti imperdibili della Capitale. Collega le due principali basiliche di Roma anche il Cammino del Pellegrino, che predilige però l'attraversamento di via Giulia, la prima e più lunga strada a Roma a tracciato rettilineo, che si estende tra i rioni Regola e Ponte, ideata da papa Giulio II.
Essa è un susseguirsi di chiese, palazzi nobiliari, luoghi curiosi e, data la vicinanza della Basilica di San Pietro, in questa zona a partire dal XVI secolo vennero costruiti molti ricoveri e centri assistenziali rivolti ai pellegrini, come la chiesa della SS. Trinità dei Pellegrini, fondata nel 1548 da S.Filippo Neri a favore dei poveri e dei malati.
Alla figura del Santo si deve l'istituzione del pellegrinaggio alle sette basiliche giubilari che, sotto il pontificato di Pio IV (1560-1565) raggiunse già seimila partecipanti.
Il quarto e ultimo percorso, il Cammino Mariano conduce dalla Basilica di Santa Maria Maggiore alla Basilica di San Pietro e viceversa, passando per via Urbana, via Madonna ai Monti, via Tor dei Conti e via dei Fori Imperiali, fino al Carcere Mamertino. Da qui si può collegare al primo o al secondo itinerario del Cammino Papale per confluire alla Basilica di San Pietro.
Il quarto itinerario attraversa l'antico quartiere dei "Monti", il primo e più caratteristico rione a Roma, la cui vita ruota attorno alla piazzetta di Madonna dei Monti e alla fontana dei Catecumeni, luogo di ritrovo sia degli abitanti che dei turisti. A pochi passi dal rione vi è anche la Basilica di San Pietro in Vincoli, ove è custodito lo splendido Mosè di Michelangelo.
I quattro itinerari, pensati per offrire l'opportunità di raggiungere le mète religiose a piedi e senza i disagi che potrebbero registrarsi con le soste dei bus turistici, avranno dei
tratti completamente pedonali e confluiranno insieme su Ponte Sant'Angelo, ovvero il tratto che portava i pellegrini in Vaticano fin dai tempi del primo Giubileo.

martedì 8 dicembre 2015

Che il Giubileo straordinario abbia inizio....


Nell'Anno Santo della Misericordia una quinta Porta Santa verrà spalancata da papa Francesco: è la "Porta della Carità", l'ingresso della sede Caritas in via Marsala alla stazione Termini.
Nell'Anno Santo le mète principali del pellegrinaggio sono le quattro basiliche maggiori di Roma: San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura. L'apertura delle quattro Porte Sante di queste basiliche, a partire dall'8 dicembre quando verrà spalancata quella di San Pietro e a seguire le altre, il 13 dicembre, costituirà l'inizio dell'anno Santo della Misericordia voluto da papa Francesco. Questo Giubileo, che già si distingue per la sua eccezionalità, mostra sin dall'inizio caratteri originali. Infatti, alle quattro Porte Sante istituzionali se ne aggiunge una quinta, che verrà varcata da papa Francesco il
18 dicembre: stiamo parlando dell'ingresso dell'Ostello Caritas, che diverrà la "Porta Santa della Carità", in via Marsala alla Stazione Termini. L'Ostello, intitolato a monsignor Luigi Di Liegro, storico fondatore della Caritas di Roma, è da ben 25 anni un approdo per poveri e immigrati senza fissa dimora. Nel mese di novembre sono stati svolti dei lavori per poter consentire l'ospitalità ad almeno 180 bisognosi e i volontari delle parrocchie romane e di altre diocesi che presteranno servizio all'Ostello, potranno ottenere l'indulgenza plenaria alle condizioni previste dalla Chiesa.
Il 18 dicembre, dopo aver varcato la quinta Porta Santa, papa Francesco visiterà la mensa interna delle sede Caritas a Roma dedicata a Giovanni Paolo II.
Questa principale novità, insieme all'aggiunta di una sesta Porta Santa, quella del Divino Amore e di una particolare in ciascuna delle diocesi, che sia una cattedrale o una Chiesa particolarmente importante per una comunità locale, è il riflesso della finalità di questo anno straordinario, rivolto, secondo le parole del Papa, al risveglio della nostra coscienza "spesso assopita davanti al dramma della povertà".
Per assistere all'apertura dell'Anno Santo, gli interessati dovranno ottenere la prenotazione, obbligatoria, seguendo le indicazioni disponibili sul sito della Prefettura della Casa Pontificia (www.vatican.va) oppure sul sito del Giubileo della Misericordia (www.im.va).
Le informazioni sull'accredito, inoltre, possono essere richieste presso l'Ufficio di Castel Sant'Angelo e i punti di accoglienza dell'Opera romana pellegrinaggi.

domenica 29 novembre 2015

Come pianificare un viaggio natalizio a Roma



Se è vero la città eterna è splendida da visitare 365 giorni all'anno; sicuramente è durante le feste di Natale che Roma assume un fascino ancor più magico e suggestivo. Del resto è proprio qui che hanno avuto origine le celebrazioni del Santo Natale: tanto la prima messa, celebrata presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore, quanto il primo presepe le cui origini parrebbero risalire al 1300 circa. Ecco come pianificare al meglio il proprio viaggio natalizio nella capitale. 
La prima imperdibile tappa sono i mercatini di natale, che per tutto il mese di Dicembre popolano la bellissima Piazza Navona. Dolciumi, giocattoli, statuine del presepe e originali idee regalo; artigiani, giocolieri e saltimbanco, artisti di strada, per tutte le feste contribuiscono ad accrescere il fascino della più bella piazza di Roma. Al suo centro si anima un'antica giostra; mentre le apparizioni della befana e babbo natale allietano e rallegrano i più piccini.
 Il secondo passaggio obbligato è una visita al più antico presepe della storia: La Natività in Santa Maria Maggiore. Interamente scolpito nel marmo da Arnolfo di Cambio sul finire del tredicesimo secolo, in vista del Santo Giubileo. La chiesa fu teatro anche della celebrazione della prima messa di Natale e, ogni anno, allo scoccare della mezzanotte, vengono suonate le campane a festa per indicare l'inizio del Natale.
Come non andare a contemplare poi il gigantesco albero di Natale, eretto ogni anno in Piazza San Pietro, la culla della cristianità.  La vigilia di Natale, all'albero si aggiunge poi un meraviglioso e suggestivo presepe a grandezza di Natale.  Il momento più importante per tutti i fedeli è sicuramente la messa di mezzanotte celebrata dal pontefice nella Basilica.  Non meno solenne è il messaggio di Natale della mattina dopo, pronunciato dal Santo Padre dalla sua finestra.
Altra perla del natale romano è la statua deIl Santo Bambino, conservato nella chiesa di Aracoeli, in Campidoglio. Scolpita nel XVI secolo con un pezzo di legno d'ulivo proveniente dal Giardino del Getsemani, la statua è stata poi benedetta dal Papa. L'originale è stata rubata negli anni '90 del secolo scorso e, non più ritrovata, è stata sostituita da una perfetta riproduzione a sua volta anch'essa benedetta dal Papa. La statua viene posizionata nel presepe la vigilia di natale e vi rimane fino all'epifania, giorno in cui viene poi portata in processione.
Non solo celebrazioni sacre del resto; il natale romano è anche svago e divertimento. Si pensi alla pista di pattinaggio all'aperto a castel Sant'Angelo, ai musicisti e suonatori di cornamusa, ai venditori di caldarroste che affollano le principali vie della città eterna. Già: la magia del natale a Roma è davvero un pizzico più magica che altrove. 

   

mercoledì 25 novembre 2015

Come godersi Roma dopo il tramonto


Cari amici viaggiatori, turisti e non, in questa guida vi spiegheremo come potete godersi la meravigliosa città di Roma dopo il tramonto. La nostra Città eterna si trova lungo le rive del fiume Tevere ed è sicuramente da visitare  per i molti monumenti e i vari luoghi di interesse, ma anche per la magia e l'atmosfera notturna che saprà trasmettervi. Se quando tramonta il sole volete addentrarvi ed anche esplorare i luoghi emozionanti ed incantati vi consigliamo di non recarvi al Colosseo (la sera è chiuso), alla Fontana di Trevi o al Foro Romano (in quanto pieni di gente), ma puntate alla ricerca di tesori inesplorati alla luce della luna piena.
Iniziate questo vostro tour visitando la meravigliosa piazza del Campo de' Fiori (celebre per il rogo di Giordano Bruno) che è una piazza rettangolare situata di fronte alla famosa Piazza Navona.
 La piazza di Campo de' Fiori è attorniata da molti bar, locali notturni, ristoranti e negozi dove potrete passare una bella serata, magari osservando la cultura romana e quindi anche i romani accompagnati magari da un buon bicchiere di vino.
Oltre al Campo de' Fiori potrete visitare Piazza Navona che è 
il fulcro della città eterna. Qui potrete ammirare dei splendidi
 complessi architettonici, come la fontana dei quattro fiumi, 
ideata dal celeberrimo Gian-Lorenzo Bernini.
Un'altra piazza fantastica da visitare è piazza Venezia, che si trova
 in centro e prende il nome dal vicino palazzo Venezia.
Vi ricordiamo che la capitale italiana è una città dove 
potete passare delle giornate indimenticabili grazie 
allo spirito dei simpatici romani ed al privilegio di 
essere una città quasi totalmente immersa nel verde. 
Anche se non avete una meta potete passeggiare ammirando 
le fantastiche ville e i bei vicoli e panorami.
Non dimenticate che se amate vedere il panorama di Roma
di fare una scappata ai Parioli anche di notte, dove potrete 
godere di una panoramica mozzafiato sulla città
Visitate il lungotevere, perché anchè qui potrete ammirare 
i fantastici contorni della città eterna con i suoi ponti storici 
e l'isola Tiberina. Ad ogni modo, noi vi consigliamo di rivolgervi 
ad una guida turistica o di prepararvi un itinerario specifico 
per visitare la città di notte, perché in questo modo potrete 
veramente scoprire tutti i segreti di questo posto meraviglioso.

domenica 22 novembre 2015

Santuario del Divino Amore


Il santuario della Madonna del Divino Amore è un santuario di Roma composto da due chiese: quella antica è del 1745, quella nuova è invece del 1999. È tuttora una meta di pellegrinaggio cara ai romani. Durante l'estate ogni sabato si tiene un pellegrinaggio notturno a piedi da Roma al santuario. Il santuario è sede della parrocchia di Santa Maria del Divino Amore a Castel di Leva, eretta, in forza della lettera apostolica di papa Pio X Quamdiu per agri romani del 24 maggio 1912, con il decreto del cardinale vicario Francesco Marchetti Selvaggiani Cum Summus Pontifex del 1º dicembre 1932. Ma come visitare questo magico Luogo? 
A cominciare dalla chiesa più vecchia, risalente al 1975, 
L'Antico Santuario situato su una collinetta, che costituisce
 il cuore principale di tutto il complesso, La piccola chiesa
 fu realizzata nel 1744 su progetto dell’architetto napoletano
 Filippo Raguzzini. La miracolosa immagine della Madonna 
del Divino Amore vi fece il suo primo ingresso il lunedì di 
Pasqua del 1745, 19 aprile. Durante l’Anno Santo del 1750, 
il 31 maggio, il Cardinale Carlo Rezzonico, il futuro Clemente XIII,
consacrò la chiesa e il suo altare maggiore al Divino Amore.
Il 13 maggio 1883 la Miracolosa Immagine della Madonna v
enne incoronata dal Capitolo Vaticano.
Attraverso una passeggiata a piedi si passa a visitare le varie 
zone tra cui; la Torre del primo miracolo, e davanti ad essa si
 trova la Grotta di Lourdes, luogo di devozione a ricordo del 
centenario delle apparizioni della Beata Vergine a Lourdes, e
 dove molte persone si fermano a pregare e chiedere "Grazie".
Si prosegue verso i luoghi di preghiera fino ad arrivare al 
Nuovo Santuario, un'enorme costruzione moderna inaugurata
 nel 1999, il cui interno è molto suggestivo e costituito da 
grandi vetrate colorate.  Inoltre la progettazione
 del Nuovo Santuario, tuttavia, si rivelò di non facile attuazione
 per un suo armonioso inserimento nell’ambiente, nonostante 
fosse vivo il desiderio di esaudire il voto e si avvertisse
 la necessità di un tempio più rispondente alle esigenze pastorali.
All'esterno del nuovo santuario si trova un bellissimo laghetto
nel cui centro spicca il monumento a Cristo, in bronzo vetro 
e marmo
Il pellegrinaggio notturno a piedi si tiene ogni sabato, dal primo 
dopo Pasqua all’ultimo di ottobre con partenza a mezzanotte 
da Roma, Piazza di Porta Capena, e arrivo alle ore 5 della
 domenica al Santuario.
Oltre ai pellegrinaggi del sabato ne sono previsti due straordinari: 
il 14 agosto, vigilia dell'Assunzione di Maria SS.Ma, ed il 
7 dicembre,
 vigilia dell'Immacolata Concezione.
I pellegrini della notte percorrono la Via Appia Antica fino al
 Quo Vadis, quindi la Via Ardeatina, passando sopra le 
Catacombe di San Callisto e davanti al Mausoleo delle 
Fosse Ardeatine; essi portano ai piedi della Vergine
insieme alle proprie intenzioni, anche le necessità, 
le speranze della città eterna e la missione della Chiesa di Roma.
Vi possono essere anche cerimonie importanti come, matrimoni,
 battesimi ecc..

Info e Prenotazioni:
Ufficio parrocchiale: tel. 06.713518
L’appuntamento per l’inizio delle visite è nel piazzale 
antistante l’Antico Santuario. 

giovedì 19 novembre 2015

Vaticantreno, si parte: viaggio inedito ogni sabato mattina


È un viaggio inedito quello che si può compiere ogni sabato mattina partendo dalla stazione vaticana di San Pietro. Perché è la prima volta nella storia che la stazione del papa viene aperta al pubblico, così come la residenza estiva dei pontefici a Castel Gandolfo, dove il trenino è diretto. È stato papa Francesco a decidere l’apertura: «Io a Castel Gandolfo non vado, perché ho troppe cose da fare a Roma. Ma non voglio che queste ricchezze, queste bellezze, restino chiuse». E le richieste per la visita sono arrivate ancor prima del viaggio inaugurale avvenuto la scorsa settimana e, data l’eccezionalità dell’evento, su un vecchio trenino a vapore. I 280 posti a sedere sul convoglio moderno messo a disposizione dalle Ferrovie dello Stato per i viaggi dei turisti sono andati subito esauriti per le prime tre settimane. Con un biglietto unico di 40 euro si potranno visitare anche i Musei Vaticani e la Cappella Sistina (sono previste riduzioni per famiglie; si può consultare l’intero ventaglio delle offerte sul sito www.museivaticani.va).
Il palazzo apostolico e i viali bordati di rose
Il percorso nelle ville pontificie comincia dal palazzo apostolico di Castel Gandolfo, che sorge esattamente dove un tempo si trovava la città di Albalonga, leggendaria per aver dato i natali a Romolo e Remo, fondatori di Roma. L’edificio, che fu costruito intorno all’anno Mille dalla famiglia genovese dei Gandolfi, divenne patrimonio della Chiesa nel 1607, e una ventina di anni dopo Urbano VIII Barberini fu il primo a trascorrervi le vacanze. Si trovò talmente bene da decretare che le villeggiature papali dovessero svolgersi per sempre qui. Ora i sette grandi ambienti del primo piano del palazzo sono stati allestiti a museo, con i ritratti dei 51 papi che si sono succeduti negli ultimi cinquecento anni, da Giulio II della Rovere a Francesco Bergoglio, dipinto con semplice veste bianca e scarponcini neri, sformati e consunti. Sono invece in seta e ricami d’oro le pantofole e le vesti cerimoniali dei papi del passato, esposte tra i ritratti accanto a sontuosi reperti come sedie gestatorie, troni, scrittoi, manichini che riproducono, con abiti d’epoca, i vari personaggi della corte pontificia, oggi abolita. Li ha ritrovati, dispersi qua e là nei depositi vaticani, il curatore dell’allestimento, Sandro Barbagallo, sottraendoli alla polvere.

La berlina parcheggiata
In questa prima tappa dell’itinerario ci sono ancora due sorprese: l’ampio terrazzo che si affaccia sul lago e il balconcino dove i papi recitano la preghiera dell’Angelus quando sono in villeggiatura. In cortile è parcheggiata la berlina utilizzata da Giovanni Paolo II per muoversi tra le ville pontificie. I turisti saranno invece trasportati con i pullman e dai finestrini potranno ammirare i 55 ettari adagiati sul fianco della collina, tenuti in parte a giardino, in parte a bosco, in gran parte coltivati per rifornire la mensa del papa e delle alte gerarchie vaticane. Ogni mattina all’alba da qui parte un furgoncino con verdure, uova, latticini diretto alla dispensa delle cucine della Casa di Santa Marta e all’Annona del Vaticano, dove i prodotti eccedenti vengono venduti al pubblico. Si attraversano lentamente i viali bordati di rose, i pergolati ricoperti di viti e grappoli d’uva, i maestosi giardini all’italiana di villa Barberini. Si intravedono fontane e scalinate che si inerpicano tra la vegetazione verso la cima del colle, dove ci sono ancora i resti del teatro di Domiziano.

Le stalle e i pini «pettinati»
Si costeggiano le stalle con le mucche pezzate bianche e nere placidamente distese nell’erba a ruminare. I pollai con galline, tacchini e conigli che saltellano liberi in mezzo ai prati. Gli alveari annidati nei punti più riparati dal vento. I campi coltivati come cent’anni fa, con gli uliveti che si alternano a piccole vigne, i terrazzamenti e gli orti, i susini e i ciliegi piantati sull’orlo dei greppi perché vogliono un terreno drenato e inoltre non rubano spazio a colture più indispensabili. E poi ci sono i cipressi, alti, appuntiti, con la chioma così liscia che sembra fatta di velluto. I giardinieri li pettinano tre volte all’anno, nel verso dei rami, dal basso verso l’alto.

domenica 15 novembre 2015

Balthus alle Scuderie del Quirinale e Villa Medici


Si divide in due sedi, alle Scuderie del Quirinale e a Villa Medici, la grande mostra monografica che Roma dedica, a quindici anni dalla morte e a 15 dalla prima grande retrospettiva in Italia, a Balthasar Klossowski de Rola, in arte Balthus (1908-2001), pittore tra i più originali del Novecento.

Forti sono stati i legami di Balthus - nato a Parigi da madre russa e padre polacco - con l’Italia e con Roma in particolare, dove, come direttore dell’Accademia di Francia di Villa Medici, ha vissuto a lungo. La pittura italiana, in particolare Piero della Francesca e Mantegna, è stata una delle fonti di ispirazione più significative per la sua arte.

Questa mostra, a cura di Cecile Debray del Musée National d’Art Moderne/Centre Pompidou, porta nella Capitale circa duecento opere dell’artista, tra quadri, disegni e fotografie, provenienti dai più importanti musei europei e americani e da collezioni private.
Le Scuderie del Quirinale ospitano i capolavori più noti, mentre a Villa Medici sono esposte le opere del soggiorno romano, e viene dato spazio alla pratica di lavoro nel suo atelier, ai procedimenti tipici della sua pittura, il modo di usare i modelli, la fotografia e la scenografia. In esposizione anche il progetto del restauro dell’edificio e dei giardini storici di Villa Medici.
L’enigmatica staticità, tipica della produzione di Balthus, viene analizzata alla luce dell’influenza oltre che del Rinascimento toscano e dei movimenti italiani del Realismo magico e della Metafisica, anche della Nuova Oggettività tedesca e di alcuni modelli letterari. Viene sottolineata poi l’importanza di alcune amicizie, come quelle con Artaud, Derain e Giacometti.
 


Al Palazzo delle Esposizioni un ciclo di incontri e testimonianze che approfondiscono la figura e l’opera dell’artista completano la retrospettiva.

Scuderie del Quirinale - Villa Medici
Balthus
fino al 31 gennaio 2016
Info:
http://www.scuderiequirinale.it

giovedì 12 novembre 2015

Mostra Henry Moore


L'esposizione, realizzata in collaborazione con la Tate Gallery di Londra, offre al visitatore una selezione di sculture, bozzetti e disegni dell'artista inglese Henry Moore (1898–1986), scultore celebre per le sue opere astratte in bronzo di grandi dimensioni e per le sue sculture squadrate in marmo. Negli anni del secondo conflitto mondiale, Moore come molti dei suoi concittadini londinesi, era solito rifugiarsi nelle stazioni della metropolitana e da qui trasse ispirazione per molte delle sue opere. Il suo stile, influenzato dall'arte primitiva e tribale, ruppe con i canoni classici tradizionali. Questo artista amava ispirarsi al corpo umano: le sue statue rappresentano corpi primitivi e deformati, spesso raffiguranti donne, simbolo di fertilità, o figure supine che sottolineano come l'uomo appartenga alla natura, tema interpretato come un segno di speranza e di fede nell'umanità, un messaggio positivo che ha contribuito al successo goduto da Henry Moore dopo la Seconda Guerra mondiale.
Fino al 10 gennaio 2016
MUSEO NAZIONALE ROMANO ALLE TERME DI DIOCLEZIANO. Viale Enrico De Nicola, 79. Orario: aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19.30; chiuso il lunedì (eccetto lunedì in Albis e durante la settimana della cultura), 1 gennaio, 25 dicembre. La biglietteria chiude alle 18.30.
Ingresso: biglietto unico valido 3 giorni per 4 siti (Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Crypta Balbi, Terme di Diocleziano), intero € 7, ridotto € 3,50 per i cittadini dell'Unione Europea tra i 18 e i 24 anni e per i docenti dell'Unione Europea. In caso di mostra in una qualsiasi delle sedi del Museo Nazionale Romano il costo del biglietto viene aumentato di €3. Gratuito per i visitatori di età inferiore ai 18 anni.

domenica 8 novembre 2015

Gladiatores e Agone Sportivo. Armi e Armature dell’Impero Romano


Un viaggio alla scoperta della gladiatura, espressione distintiva della cultura romana antica, nella affascinante cornice dello Stadio di Domiziano, aperto al pubblico da poco tempo dopo anni di restauro. La mostra, suddivisa in sei sezioni, ripercorre la storia dell'armamento dal IV secolo a.C. fino al II secolo d.C., con l'esposizione di oltre 300 esemplari tra armi, armature e accessori vari, così come strumenti musicali e maschere tragiche.
Fino al 31 dicembre
STADIO DI DOMIZIANO, Via di Tor Sanguigna 3. 
Per informazioni: 0645686100. Orario: lunedì-domenica 10.00-19.00; sabato 10-20. Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura. Ingresso: €8; ridotto € 6.

venerdì 6 novembre 2015

Caravaggio- l’artista e i suoi pellegrini


Michelangelo Merisi da Caravaggio, il faro di riferi- mento nell'immaginario artistico collettivo, trionfò nella Capitale proprio in occasione di un Giubileo, quello del 1600, che artisticamente può essere paragonato solo ed esclusivamente a quello fondamentale del 1300. La visita ai luoghi caravaggeschi, non a caso, è una delle preferite dai visitatori della Capitale e, in occasione dell'anno giubilare, gli itinerari alla scoperta dei capolavori dell'artista vengono trattati e approfonditi come percorsi di fede per i pellegrini.
Nel luglio del 1599 l'artista riceve la commissione per i dipinti della Cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi, la cui visita, imperdibile, rientra ancora oggi tra i percorsi artistici preferiti dai visitatori della Capitale.
Le due tele presenti nella Cappella, la Vocazione e il Martirio di San Matteo, erano già pronte l'anno successivo alla commissione; per la pala d'altare, con il San Matteo e l'angelo, ci vollero due anni in più.
Le tre opere che compongono il ciclo pittorico di San Matteo costituiscono la vera anima dell'edificio: un'esplosione di note, colore, luci ed ombre in un'atmosfera in cui il protagonista sembra più il carnefice che il martire. L'ambientazione è all'interno di una Chiesa perchè la leggenda vuole che San Matteo sia stato ucciso dopo aver celebrato l'Eucaristia. La sensazione è quella di rivivere il martirio da spettatore e testimone, insieme agli altri personaggi e all'artista stesso, che appare in autoritratto, incredulo, afflitto, impaurito dalla realtà del fatto e dal suo tempo, reso così naturale e vero per la scelta artistica di un'ambientazione tipicamente seicentesca. Con la rivelazione della pittura di Caravaggio, il Giubileo del 1600 offrì, nelle chiese, immagini della grazia divina alla massa dei fedeli che, per la prima volta, potevano immergersi nel messaggio morale, riconoscersi e riconoscervi i valori.
Contemporaneamente a San Luigi dei Francesi, Caravaggio esegue nell'anno giubilare la decorazione della Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo, costituita da due dipinti: la Conversione di San Paolo e la Crocifissione di San Pietro.
Nella prima opera, l'artista volle mettere in risalto la luce di Cristo, che esorta Paolo sulla via di Damasco a divenire suo testimone. Celebre il cavallo nella scena, sono la grandezza e il realismo della sua figura a dominare la tela, così come per la seconda opera è la croce di San Pietro a definire la diagonale della composizione, simbolo dell'erezione della Chiesa che Cristo ha fondato in Pietro.
Il realismo di queste rappresentazioni fu volutamente ricercato dall'artista, per rendere la materia divina comprensibile e vicina, accessibile al cuore e alla mente dell'osservatore.
Perfettamente in linea con la sua missione artistica e morale non poteva mancare, tra i capolavori di Caravaggio a Roma, facilmente visitabili e gratuiti, la rappresentazione dei pellegrini stessi e delle loro emozioni. La Madonna dei Pellegrini, conosciuta anche come Madonna di Loreto, fu realizzata da Caravaggio tra 1604 ed il 1606, conservata nella Cappella Cavalletti della Basilica di Sant'Agostino in Campo Marzio.
Benchè opera molto discussa e criticata per il suo realismo estremo, la rappresentazione di una umanità sofferente e affaticata di fronte alla Vergine che torna a benedire i suoi pellegrini, è non solo perfetta, ma umanamente e collettivamente sentita e vissuta, al di là dei tempi, nell'assoluto valore della fruizione dell'opera d'arte.

CHIESA DI SAN LUIGI DEI FRANCESI.
Piazza di San Luigi de' Francesi. Tel. 06688271
BASILICA DI SANTA MARIA DEL POPOLO.
Piazza del Popolo, 12. Tel. 063610836
BASILICA DI SANT'AGOSTINO.
Piazza di Sant'Agostino. Tel. 0668801962

sabato 31 ottobre 2015

FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA FOTOGRAFIA


Sarà “Il Presente”, con le molteplici dinamiche di comunicazione, interazione e relazioni che caratterizzano il vivere contemporaneo, il tema conduttore della XIV edizione di FOTOGRAFIA - Festival Internazionale di Roma, fino al 17 gennaio 2016 al MACRO.
Ed effettivamente, in un mondo in costante accelerazione, quale arte meglio della fotografia - prodotta e distribuita ormai quasi in tempo reale - si presta a osservare, fissare e definire il presente?
Varie le sezioni del Festival: oltre alla collettiva principale dedicata al presente della fotografia italiana con una selezione di artisti tra cui Olivo Barbieri, Fabio Barile, Federico Clavarino, Nicolò Degiorgis, Stefano Graziani, Allegra Martin, Domingo Milella, Francesco Neri, Sabrina Ragucci, Flavio Scollo, Giovanna Silva, Paolo Ventura - in programma le mostre personali di Paul Graham, Rachel de Joode, Kai Wiedenhöfer, Giovanni Cocco & Caterina Serra, Joachim Schmid, Martin Bogren, Mohamed Keita, e la XIII Commissione Roma affidata quest’anno a Hans-Christian Schink e Paolo Pellegrin. 

Una serie di mostre collaterali di fotografia contemporanea si svolgono poi sia nelle Accademie di Cultura straniere - come l'American Academy in Rome e l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo - sia in spazi espositivi istituzionali e gallerie private.
Una sezione del Festival è inoltre interamente dedicata al presente dell'editoria fotografica nazionale con una selezione tra i più interessanti editori, librerie e autori di pubblicazioni self-published italiani, che presentano le loro pubblicazioni durante i primi tre giorni inaugurali.
Come da tradizione, grande attenzione e numerosi premi sono riservati alla promozione di giovani talenti e nuovi linguaggi fotografici.fino al 17 gennaio 2016 
FOTOGRAFIA - Festival Internazionale di Roma - XIV edizione “Il Presente”
MACRO- Museo d’Arte Contemporanea Roma, via Nizza 138
Info: Tel 060608 (tutti i giorni 9-21);
www.fotografiafestival.it  ; www.museomacro.org 

mercoledì 28 ottobre 2015

Dal Musée d’Orsay. IMPRESSIONISTI Tête à tête


Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Frédéric Bazille, Camille Pissarro, Paul Cézanne, Berthe Morisot: questi gli artisti protagonisti della grande mostra autunnale romana al Vittoriano.
Attraverso un percorso tra i grandi maestri impressionisti, la mostra vuole mettere in luce gli aspetti innovativi essenziali nell’elaborazione di un’arte moderna evidenziando le connotazioni delle singole personalità.
Il movimento impressionista distrugge le ferree regole dell’arte da Salon: se si fa prepotente il desiderio di fissare sulla tela la fugacità del momento, è proprio la figura umana che permette all’artista di esplorare rapidamente il mondo circostante, il vivace spaccato di un mondo pulsante di vita. Come afferma Zola nel 1868, ’sono pittori che amano il loro tempo...cercano prima di tutto di penetrare figure prese dalla vita e le hanno dipinte con tutto l’amore che provano per i soggetti moderni".
L’esposizione traccia un ritratto della società parigina della seconda metà dell’Ottocento, attraversata dai grandi mutamenti artistici, culturali e sociali di cui gli impressionisti furono esponenti e testimoni, grazie ai capolavori provenienti da uno dei nuclei fondamentali del Musée d’Orsay, le raccolte impressioniste.

Curata da Xavier Rey, direttore delle collezioni e conservatore del dipartimento di pittura del Musée d’Orsay, e da Ophélie Ferlier, conservatore del dipartimento di sculture del Musée d’Orsay, l’esposizione prende in esame i sessant’anni di pittura francese (1860-1919) in cui nacque, si sviluppò e si affermò la pittura impressionista, e i suoi esiti finali, il postimpressionismo.

Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Frédéric Bazille, Camille Pissarro, Paul Cézanne, Berthe Morisot: questi, tra i tanti, gli artisti presenti al Complesso del Vittoriano, in una rassegna di oltre sessanta opere, tra cui anche dieci sculture.

Attraverso i volti, gli abiti, le posture e gli accessori dei personaggi ritratti, attraverso i luoghi e le ambientazioni in cui essi sono inseriti “IMPRESSIONISTI. Tête-à-tête” offrirà la possibilità di ricostruire l’ambiente culturale, i contesti sociali e gli stimoli artistici in cui operarono gli artisti impressionisti; e, soprattutto, e di cogliere quella “rivoluzione dello sguardo” e quel rinnovamento stilistico di cui il movimento impressionista fu portavoce.

Le opere scelte, alcune diventate vere e proprie icone dell’impressionismo, mettono in luce gli aspetti innovativi del movimento artistico ed evidenziano, allo stesso tempo, le connotazioni delle singole personalità.

Complesso del Vittoriano
Fino al 07-02-2016      

domenica 25 ottobre 2015

Santa Maria in Aracoeli


Eretta sulle rovine del Tempio di Giunone Moneta nel VI secolo, sorge sulla cima più alta del Campidoglio. Il suo nome trae origine da una leggenda secondo la quale una sibilla avrebbe predetto ad Augusto la venuta del figlio di Dio dicendo “Haec est ara filii Dei”: da qui il nome di Ara Coeli.
Già esistente nel VII secolo, divenne intorno all’anno mille abbazia benedettina per passare successivamente ai frati minori, che tuttora la officiano. Questi ne iniziarono la ricostruzione secondo gli stili romanico e gotico. Nel medioevo assunse un ruolo assai rilevante poiché vi si radunavano i consiglieri per discutere della “Res Publica”. Vi era conservato il bambino di legno di olivo di Getsemani. La scalinata di 124 gradini di marmo venne costruita nel XIII secolo secondo la leggenda come ringraziamento per la fine della peste. La sua realizzazione si deve alla volontà del tribuno Cola di Rienzo che, trasformatosi in tiranno, da qui parlava alla folla. Nel XVII secolo i forestieri solevano dormire sulla scalinata, fin quando il principe Caffarelli non li scacciò facendo rotolare sulle scale delle botti piene di pietre. Dalla cima si gode un bel panorama di Roma con le cupole di Sant’Andrea della Valle e di San Pietro

Scala dell'Arce Capitolina, 14
Piazza del Campidoglio

giovedì 22 ottobre 2015

Ville e parchi, tornano le visite gratuite tra le “gemme verdi” della Capitale


Da Villa Pamphili a Villa Celimontana, dal Parco dei Martiri di Forte Bravetta a Villa Borghese. Dopo la pausa estiva tornano le passeggiate tra le realtà più rappresentative del grande patrimonio storico e naturalistico della capitale. Grazie all’attività del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale è possibile scoprire gratis queste “gemme verdi”. Per ciascuna delle ville è stato studiato infatti un percorso didattico di visita, che presenta anche le specie botaniche più significative e i singoli alberi monumentali e notevoli per dimensioni.


Le visite guidate, che si svolgono per tutto l’anno (tranne agosto), sono totalmente gratuite e possono essere prenotate da scuole, associazioni e singoli cittadini. Il numero di partecipanti per ogni visita guidata va da un minimo di 6 a un massimo di 25.

Per avere maggiori dettagli, comprese le informazioni sugli itinerari clicca qui.


Per prenotazioni
Tel. 06.5817.727 (che è anche fax)
Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; il giovedì e il venerdì anche dalle 14.30 alle 17.30
La domenica non si effettuano visite.


domenica 18 ottobre 2015

Nutrire l'Impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei


Cosa e come mangiavano gli antichi romani? Come trasportavano migliaia di tonnellate di provviste dai più remoti angoli della terra? Come facevano a farle risalire lungo il Tevere fin nel cuore della città? E come le conservavano durante tutto l'anno? A queste e a tante altre curiosità risponderà la mostra “Nutrire l’Impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei” che traccerà un affresco complessivo sull’alimentazione nel mondo romano grazie a rari e prestigiosi reperti archeologici, plastici, apparati multimediali e ricostruzioni. 
A seguito della pax romana, intorno al bacino del Mediterraneo si determinò quella che oggi chiameremmo la prima “globalizzazione dei consumi" con relativa "delocalizzazione della produzione" dei beni primari. In età imperiale i romani bevevano in grandi quantità vini prodotti in Gallia, a Creta e a Cipro, oppure, se ricchi, i costosi vini campani; consumavano olio che giungeva per mare dall’odierna Andalusia; amavano il miele greco e soprattutto il garum, il condimento che facevano venire dall'Africa, dall'Oriente mediterraneo,  dal lontano Portogallo, ma anche dalla vicina Pompei. Ma, soprattutto, il pane che mangiavano ogni giorno era un prodotto d'importazione, fatto con grano trasportato via mare su grandi navi dall'Africa e dall'Egitto.
Il percorso espositivo ripercorre le soluzioni adottate dai romani per il rifornimento e la distribuzione del cibo, con i mezzi di trasporto via terra e soprattutto lungo le rotte marine.  Si affrontano, inoltre, i temi della distribuzione "di massa" e del consumo alimentare nei diversi ceti sociali in due luoghi per molti versi emblematici: Roma, la più vasta e popolosa metropoli dell'antichità, e l’area vesuviana, con particolare riguardo a Pompei, Ercolano e Oplontis, fiorenti centri campani. 

Museo dell'Ara Pacis, Nuovo spazio espositivo 
Orario
fino al 15 novembre 2015
Tutti i giorni 9.30-19.30
La biglietteria chiude un'ora prima 

giovedì 15 ottobre 2015

Bioparco, sei giornate di sport all’aria aperta


Nei fine settimana 17-18 ottobre, 7-8 e 14-15 novembre il Bioparco e il CONI regionale Lazio organizzano sei giornate all’insegna dello sport dedicate alle famiglie. Grandi e piccoli, seguiti da tecnici federali, avranno l’occasione di conoscere e praticare alcune discipline sportive all’aria aperta.

Le attività si svolgeranno, dalle 10 fino alle 16, all’interno del Parco (zona Grande Voliera) dove saranno allestite le postazioni sportive.

Inoltre, presso un punto informativo del Coni Lazio, saranno in distribuzione materiali informativi sulle attività promosse sul territorio.

Programma in dettaglio:
17-18 ottobre: dimostrazioni e lezioni per sperimentare i primi rudimenti della scherma.
7-8 novembre: dimostrazioni e lezioni di arti marziali, fitness ed hockey.
14-15 novembre: dimostrazioni e lezioni di tiro al volo con simulatore presso l’auditorium del Bioparco.

Le attività delle giornate sono comprese nel costo del biglietto.

Bioparco di Roma
Tariffe: ingresso gratuito per bambini al di sotto di un metro; bambini di altezza superiore ad 1 metro e fino a 12 anni: € 12.00; biglietto adulti: € 15.00

mercoledì 14 ottobre 2015

RAFFAELLO PARMIGIANINO E BAROCCI AI MUSEI CAPITOLINI


La mostra Raffaello Parmigianino Barocci. Metafore dello sguardo prende avvio da un confronto a distanza che due artisti vissuti in epoche e luoghi diversi, Francesco Mazzola detto il Parmigianino e Federico Fiori detto il Barocci, instaurarono nei confronti di Raffaello.

Entrambi, per differenti motivi, vennero ricordati dalle fonti più antiche come eredi dell’artista urbinate; ambedue durante gli anni trascorsi a Roma ricevettero stimoli che ne determinarono gli orientamenti artistici, indirizzandoli verso punti nevralgici delle ricerche raffaellesche più sperimentali. Tali ricerche trovano nell’espressione della grafica intesa in senso lato esiti di altissimo livello concettuale ed estetico.
La mostra, dunque, seleziona in particolare, anche se non esclusivamente, disegni, acqueforti e chiaroscuri, accanto a dipinti e forse anche a qualche esempio di rilievi antichi. 
In programma visite didattiche e laboratori per le scuole di ogni ordine e grado e visite didattiche dedicate al pubblico non scolastico.
Info e prenotazioni allo 060608

Musei Capitolini
Orario
fino al 10 gennaio 2016
Tutti i giorni 9.30-19.30
La biglietteria chiude un'ora prima

domenica 11 ottobre 2015

Festa del Cinema di Roma. X Edizione


Decima edizione della Festa del Cinema di Roma, dal 16 al 23 ottobre, il cui fulcro è ancora l'Auditorium Parco della Musica di Renzo Piano. La location, con il suo viale di 1300 mq che conduce alla Cavea, sarà di nuovo il punto di riferimento nella Capitale per tutti gli appassionati di cinema con un ricco programma di proiezioni, incontri, presentazioni, dibattiti e mostre fino al 24 ottobre, giornata che sarà dedicata esclusivamente alle repliche dei film. Il tutto promosso dalla Fondazione Cinema per Roma, nata nel 2007 con l'obiettivo di promuovere e diffondere tutte le forme espressive legate al settore nel corso dell'anno (film, serie televisive, documentari, incontri). Con una selezione di non oltre 35 film, la rassegna intende dar voce alle diverse espressioni dell'arte cinematografica: produzione di genere e cinema indipendente, opere di autori affermati e di registi emergenti, nonché esempi di ricerca e sperimentazione nelle espressioni di vocazione spettacolare, come l'animazione, la visual art e i documentari. La kermesse capitolina, giunta al suo decimo anno, ribadisce il suo essere "festa" più che festival: con l'assenza di una giuria tecnica e la scelta di un premio assegnato dal pubblico, la Festa del Cinema di Roma si differenzia molto dalle altre rassegne italiane dedicate al settore. Attesissimi gli incontri con amate personalità del cinema e non solo, come Wes Anderson, regista di Gran Budapest Hotel, il premio Pulitzer Donna Tartt, William Friedkin, regista di L'esorcista e Renzo Piano, progettista della location in cui si svolge la kermesse. Previsti, tra i numerosi interventi, dibattiti con Carlo Verdone, Paola Cortellesi e il regista italiano e premio oscar Paolo Sorrentino.
Da non perdere le retrospettive dedicate agli autori italiani Pier Paolo Pasolini, a cura di Cerami e Sesti, e Antonio Pietrangeli, critico, regista e sceneggiatore spesso poco ricordato.
Come per le precedenti edizioni, la rassegna di quest'anno sarà l'apice di un fitto programma di proiezioni che coinvolgerà la Capitale intera e, soprattutto, gran parte delle sale cinematografiche dal quartiere Pigneto a Trastevere.

Viale P. De Coubertin, 10. Per informazioni: 0640401900.

mercoledì 7 ottobre 2015

Le ottobrate romane- i fuori porta da Testaccio a Marino


A Testaccio ci si andava molto volentieri, sia in carrozza che a piedi. Così attesta Giggi Zanazzo, scrittore e storico della cultura romanesca che, nei suoi scritti in dialetto, offre ai lettori preziosi documenti sulle tradizionali ottobrate romane, le feste che chiudevano la vendemmia. Le scampagnate "fori porta", quelle gite di domenica o di giovedì tanto amate dai romani fino al XX secolo, vedevano come mète preferite Testaccio, San Giovanni, Porta Pia, San Paolo, Monteverde e Monte Mario, zone in cui nella prima metà dell'Ottocento vi erano coltivazioni di orti e vigne con punti di ristoro e svago.
Le feste coinvolgevano il popolo ma non solo: anche i nobili, molto spesso, si ritrovavano a condividere la più sfrenata allegria con l'unico obbligo, scherzoso, di vestire in modo ricercato con ornamenti di piume e fiori. Testimonianza di tali usi e costumi sono le numerose stampe, illustrazioni e incisioni dell'epoca che ci riportano nella Roma allegra, alimentata dalla voglia di vivere, dal buon vino e dal cibo in gran quantità a base di gnocchi, gallinacci, trippa e abbacchio. Queste giornate venivano scandite da numerosi giochi, come la ruzzola, l'altalena, la cuccagna, le bocce, intervallati da momenti di canto e ballo al ritmo degli stornelli e al suono di tamburelle, chitarre e nacchere. Il ballo prediletto era il cosiddetto "saltarello", accompagnato da un ritornello che ravvivava il clima della festa e risuonava lungo tutta la giornata dei domenicali fino al rientro in città, più chiassoso della partenza per gli effetti del vino.
Questa usanza sopravvisse fino ai primi anni del Novecento ma, ancora oggi, il termine "ottobrata" viene usato per indicare il bel tempo che, nel mese corrente, concede le scampagnate nel giorno di riposo, dedicato al relax e alla condivisione di momenti conviviali.
E se per evitare il traffico cittadino i domenicali tutti, o quasi, scelgono oggi, come mèta preferita, una località dei Castelli Romani, ecco che lo svago del "fuori porta" si trasforma in lunga fila di macchine sulla via Appia per raggiungere Marino, Ariccia, Castel Gandolfo e Rocca di Papa dove non mancano le più famose e tradizionali sagre. Tra le più frequentate e da non perdere quella dell'uva, la grande Festa del Vino dei Castelli, in programma a Marino la prima settimana di ottobre. L'evento vanta una tradizione d'eccellenza: fu istituito per volere del poeta Leone Ciprelli nel 1925 e festeggerà quest'anno i suoi 91 anni. Cultura e divertimento assicurati, cortei e rievocazioni storiche per intrattenere visitatori e turisti da tutto il mondo che si recano in questo piccolo comune alla scoperta di una rassegna carica di folclorismo. Il momento più atteso è il Miracolo delle Fontane, da cui sgorgheranno litri e litri di vino da assaggiare e assaporare gratuitamente per brindare al periodo della vendemmia appena concluso.

sabato 3 ottobre 2015

Ottobre in fiera- Romics, Supercar e Moacasa


Sarà un ottobre intenso al Polo Espositivo romano: tre eventi richiameranno l'attenzione di cittadini e turisti, esperti e curiosi, tecnici e appassionati di fumetti, automobili e arredo.
In programma a partire dal 1 ottobre "Romics", festival del fumetto, cinema d'animazione e games, che per quattro giorni intratterrà i visitatori appassionati del genere con eventi, incontri, spettacoli, gare e presentazioni nelle diverse aree tematiche: fumetto, cinema, videogame, animazione. Con numerosi stand all'interno dei padiglioni in Fiera, gli espositori presenteranno tutte le novità, le grandi case editrici specializzate, le fumetterie, i collezionisti, i videogiochi e i gadget per grandi e piccoli. Un grande palco per vivere gli eventi di Romics offrirà per circa 3.000 persone un posto a sedere nella Sala Grandi Eventi e Promozioni. Quest'anno inoltre, avendo registrato nella precedente edizione un'affluenza di oltre 150.000 presenze, è stato aperto un nuovo spazio per accogliere sempre più visitatori e appassionati. Incontri, interventi e omaggi a grandi personalità del mondo del fumetto, come Vince Tempera e Luigi Albertelli, autori musicisti e parolieri che hanno contribuito in Italia a diffondere la passione per l'animazione giapponese, realizzando splendide colonne sonore. Una mostra, infine, L'Okiagari Koboshi project for Fukushima, una iniziativa che pone l'attenzione sulla tragicità del disastro del 2011, richiamando insieme, in un appassionante gesto di solidarietà, lo stilista Takada Kenzo, numerosi maestri del genere e attori famosi per la realizzazione di 150 okiagari koboshi illustrati.
"Romics" lascerà lo spazio in Fiera alla seconda attesa kermesse dedicata al mondo delle automobili: "Supercar", dal 9 all'11 ottobre, uno show dedicato ai motori non convenzionali, da competizione, sportivi, di serie, artigianali e personalizzati. Saranno presenti in Fiera gli esemplari più esclusivi, veloci e lussuosi del mondo, tra cui modelli Lamborghini, Ferrari, Aston Martin, Porsche, Bugatti e tanti altri, così come numerosi veicoli d'epoca per gli appassionati. Lo scopo dell'esposizione è anche e, soprattutto, quello di coinvolgere il pubblico attraverso incontri formativi sulla guida sicura e sulla mobilità, dibattiti con piloti, demo drive e spettacoli di stunt, presentazioni di nuovi prodotti e moderne soluzioni. In più concerti, dj-set con gli artisti più famosi, modellismo e contest.
Per finire in bellezza, dal 24 ottobre al 1 novembre va in scena "Moacasa", 41° mostra dell'Arredo e del Design, leader del settore mobili nel centro-sud Italia, tappa fissa per tutti gli amanti dell'arredo alla ricerca di nuove idee per il benessere della persona e dell'ambiente domestico. Centinaia di espositori provenienti da tutto il territorio nazionale presenteranno le innovazioni stagionali made in Italy per l'arredamento, offriranno una guida a nuove soluzioni e a moderne tendenze, senza tralasciare l'aspetto più importante: il confort e il calore degli spazi interni, del mondo che più di tutti viviamo.

FIERA DI ROMA. Via Portuense, 1645/647
Per informazioni: 0665074201

mercoledì 30 settembre 2015

Cucine di strada per le vie di Roma


Friemmo e magmammo, urla il friggitore di strada per le vie di Napoli, Folpetti caldi e ben cotti scandiva la voce dell’ambulante in Veneto. Ogni cibo ha il suo grido, ogni ambulante il suo richiamo e le cucine di strada davano vita, gusto ed odore alle città.
L’evento Cucine di strada per le vie di Roma, dall’8 all’11 ottobre, farà rivivere le atmosfere
di un modo di mangiare antico tipico delle piazze dei porti e dei mercati.

Sessanta mangiari sposteranno le loro cucine nelle vie di Garbatella e prepareranno in diretta il loro cibo di strada storico come arrosticini, bombette pugliesi, lampredotto, crescia e tanto altro, ma anche nuove interpretazioni creative.
Si alterneranno tra i mangiari anche molti artigiani per completare il panorama dei lavori che si svolgevano nelle vie e nelle piazze e che davano vita all’eterna “commedia della domanda e dell’offerta”.

Qualche anticipazione: una parte di Parco Nobels sarà dedicata alla pizza, pizzaioli provenienti da tutta Italia si alterneranno ai forni a legna per fare assaggiare le loro specialità. Non solo pizza ma anche pane, a piazza Sant’Eurosia, l’Associazione Panificatori di Roma preparerà il pane e dolci da forno e inizierà il suo progetto di sostegno ai bisognosi associato al Giubileo.

Nel percorso pedonale che si snoderà nelle vie di Garbatella avranno il loro spazio anche attività ludiche e ricreative per grandi e bambini.
Cucine di strada sarà anche dibattiti e workshop, organizzati con la collaborazione della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre e Bicocca for Expo 2015 in cui interverranno istituzioni romane e autori di libri dedicati al cibo di strada, ma anche show cooking e incontri sul cibo.
Musica, progetti fotografici, spettacoli avranno uno spazio importante durante l’evento, sui palchi installati a Piazza Damiano Sauli e Parco Nobels si alterneranno artisti emergenti, musicisti e cabarettisti.
Non un festival ma una festa lunga quattro giorni in cui i protagonisti saranno i richiami dei mangiari e dei mestieri antichi, i fumi delle cucine, gli effluvi delle preparazioni e lo storico quartiere di Garbatella con i suoi vicoli e sui lotti.

mercoledì 23 settembre 2015

Soulcity- la mappa della vita e l’amore per la città


Qualunque siano le scelte e i percorsi della vita di un individuo, l'amore è il cuore dell'esistenza. E se l'amore per la propria città si trasforma in arte e in messaggio da condividere, i muri diventano il giusto veicolo.
A Roma, presso gli spazi di Roma3 al MACRO Testaccio, l'artista Mauro Pallotta, in arte Maupal, ha tracciato su un muro la mappa dell'anima, la Soulcity, una città immaginaria dove ogni strada rappresenta una scelta, una propria e intima scelta che, nel caso di Maupal, ha un intento ben preciso: quello artistico, non fine a se stesso, che intende "ispirare azioni costruttive a favore del progresso dell'umanità".
Maupal, lo street artist romano, ha fatto il giro del mondo con la sua opera Super Pope, un graffito a Borgo Pio con Papa Bergoglio in versione Superman, di cui ha donato una riproduzione a Papa Francesco.
Nella Soulcity, la vita è una piccola città circondata dal "il fiume della morte". Per entrare in essa bisogna oltrepassare "l'arco della nascita" e superare il "muro del parto", un confine, che divide l'essenza della vita dall'assenza di vita.
Dalla nascita c'è solo una strada principale, il viale dell'Infanzia, da cui si possono scegliere diversi percorsi. Le scelte a questo punto formano e determinano la personalità, le differenze tra gli individui adulti. Nel percorso dell'esistenza ogni tappa può essere definitiva o provvisoria, sedentaria o nomade, permanente o incline al mutamento. Si può cambiare un posto o un'idea, così come rimanere in un luogo e persistere in un intento. Ecco perchè, sulla mappa, coesistono regioni variabili e viali tematici.
Gli ostacoli lungo il cammino della vita sono qui rappresentati dalle strade chiuse, senza uscita. Tra questi ostacoli spiccano, sul viale dell'adolescenza, il vicolo cieco delle droghe o quello delle cattive amicizie.
All'amore è dedicata l'unica piazza, il cuore di tutto, il più grande passaggio, il cui simbolo è la fontana da cui sgorga l'acqua, l'origine di tutte le cose secondo il filosofo Talete e, la statua del sesso, la chiave della vita.
Ad oggi, la collezione di Maupal è molto ricca e ha interessato altre città d'Europa ma, la sua anima, rimane legata a Roma e ai suoi quartieri, tra cui Borgo Pio, Pigneto, Quadraro, Testaccio e Trastevere, oggetto di rivalutazione artistica per gli splendidi graffiti realizzati da vari autori di fama internazionale.
Nei punti turistici informativi è disponibile la mappa della street art, che raccoglie tutti i punti di interesse, un percorso alla scoperta di 330 opere da ammirare lungo 150 strade della città, in ben 30 quartieri, da Testaccio a Tor Bella Monaca.
Un modo per conoscere Roma da un altro punto di vista, non più archeologico e non meno storico, capace di cambiare, rivalutare e arricchire l'immagine di zone finora inesplorate dai turisti.
Spazio Roma3
MACRO TESTACCIO, Piazza Orazio Giustiniani, 4.


domenica 20 settembre 2015

Terrantica. Volti, miti e immagini della terra nel mondo antico



La mostra nasce come una riflessione sulla forza della madre Terra, tra umano e divino, raccontata attraverso 75 opere tra antichi reperti (statue, vasi, rilievi), e fotografie contemporanee che evocano, insieme alla sua lunga storia, paesaggi naturali che parlano dell'antichità, della sacralità e della magia della Terra.
Fino all'11 ottobre .
COLOSSEO. Piazza del Colosseo, 1.
Per informazioni: 0639967700.  Ingresso: €14, ridotto €9,50.