venerdì 6 novembre 2015

Caravaggio- l’artista e i suoi pellegrini


Michelangelo Merisi da Caravaggio, il faro di riferi- mento nell'immaginario artistico collettivo, trionfò nella Capitale proprio in occasione di un Giubileo, quello del 1600, che artisticamente può essere paragonato solo ed esclusivamente a quello fondamentale del 1300. La visita ai luoghi caravaggeschi, non a caso, è una delle preferite dai visitatori della Capitale e, in occasione dell'anno giubilare, gli itinerari alla scoperta dei capolavori dell'artista vengono trattati e approfonditi come percorsi di fede per i pellegrini.
Nel luglio del 1599 l'artista riceve la commissione per i dipinti della Cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi, la cui visita, imperdibile, rientra ancora oggi tra i percorsi artistici preferiti dai visitatori della Capitale.
Le due tele presenti nella Cappella, la Vocazione e il Martirio di San Matteo, erano già pronte l'anno successivo alla commissione; per la pala d'altare, con il San Matteo e l'angelo, ci vollero due anni in più.
Le tre opere che compongono il ciclo pittorico di San Matteo costituiscono la vera anima dell'edificio: un'esplosione di note, colore, luci ed ombre in un'atmosfera in cui il protagonista sembra più il carnefice che il martire. L'ambientazione è all'interno di una Chiesa perchè la leggenda vuole che San Matteo sia stato ucciso dopo aver celebrato l'Eucaristia. La sensazione è quella di rivivere il martirio da spettatore e testimone, insieme agli altri personaggi e all'artista stesso, che appare in autoritratto, incredulo, afflitto, impaurito dalla realtà del fatto e dal suo tempo, reso così naturale e vero per la scelta artistica di un'ambientazione tipicamente seicentesca. Con la rivelazione della pittura di Caravaggio, il Giubileo del 1600 offrì, nelle chiese, immagini della grazia divina alla massa dei fedeli che, per la prima volta, potevano immergersi nel messaggio morale, riconoscersi e riconoscervi i valori.
Contemporaneamente a San Luigi dei Francesi, Caravaggio esegue nell'anno giubilare la decorazione della Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo, costituita da due dipinti: la Conversione di San Paolo e la Crocifissione di San Pietro.
Nella prima opera, l'artista volle mettere in risalto la luce di Cristo, che esorta Paolo sulla via di Damasco a divenire suo testimone. Celebre il cavallo nella scena, sono la grandezza e il realismo della sua figura a dominare la tela, così come per la seconda opera è la croce di San Pietro a definire la diagonale della composizione, simbolo dell'erezione della Chiesa che Cristo ha fondato in Pietro.
Il realismo di queste rappresentazioni fu volutamente ricercato dall'artista, per rendere la materia divina comprensibile e vicina, accessibile al cuore e alla mente dell'osservatore.
Perfettamente in linea con la sua missione artistica e morale non poteva mancare, tra i capolavori di Caravaggio a Roma, facilmente visitabili e gratuiti, la rappresentazione dei pellegrini stessi e delle loro emozioni. La Madonna dei Pellegrini, conosciuta anche come Madonna di Loreto, fu realizzata da Caravaggio tra 1604 ed il 1606, conservata nella Cappella Cavalletti della Basilica di Sant'Agostino in Campo Marzio.
Benchè opera molto discussa e criticata per il suo realismo estremo, la rappresentazione di una umanità sofferente e affaticata di fronte alla Vergine che torna a benedire i suoi pellegrini, è non solo perfetta, ma umanamente e collettivamente sentita e vissuta, al di là dei tempi, nell'assoluto valore della fruizione dell'opera d'arte.

CHIESA DI SAN LUIGI DEI FRANCESI.
Piazza di San Luigi de' Francesi. Tel. 06688271
BASILICA DI SANTA MARIA DEL POPOLO.
Piazza del Popolo, 12. Tel. 063610836
BASILICA DI SANT'AGOSTINO.
Piazza di Sant'Agostino. Tel. 0668801962

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