giovedì 29 settembre 2011

La porta magica


Roma è amata dai suoi turisti e dai suoi cittadini non solo per i monumenti che la rendono unica al mondo, ma anche per i luoghi suggestivi e nascosti che riempiono le sue vie. Luoghi più difficili da conoscere attraverso le più note guide turistiche. Luoghi ricchi di storia e, come in questo caso mistero. Oggi parleremo infatti della cosiddetta Porta Magica che si trova in Piazza Vittorio Emanuele II, proprio all’interno dei giardini al lato del complesso dei Trofei di Mario. Questa porta è ciò che rimane dell’antica Villa Palombara, una grande dimora barocca scomparsa alla fine del XIX secolo per far posto alla costruzione dell’odierna piazza. La Porta Magica rappresenta sicuramente una delle rovine di Roma più misteriose, ammantata dalla leggenda, di cui ancora nessuno è riuscito a carpirne i segreti. Secondo la leggenda, trasmessaci nel 1802 dall’abate ed erudito Francesco Girolamo Cancellieri, uno stibeum pellegrino fu ospitato nella villa per una notte. Il “pellegrino”, identificabile con l’alchimista Francesco Giustiniani Bono, dimorò per una notte nei giardini della villa alla ricerca di una misteriosa erba capace di produrre l’oro, il mattino seguente fu visto scomparire per sempre attraverso la porta, ma lasciò dietro alcune pagliuzze d’oro frutto di una riuscita trasmutazione alchemica, e una misteriosa carta piena di enigmi e simboli magici che doveva contenere il segreto della pietra filosofale.

Giardini di Piazza Vittorio Emanuele

martedì 27 settembre 2011

La prospettiva magica...


La vista della cupola di San Pietro da via Niccolò Piccolomini è un’esperienza da non perdere. Da qui, infatti, potete ammirare la cupola… come non l’avete mai vista. Percorrete la via, osservando la cupola, ed ecco che più vi avvicinate, più il Cupolone si allontana. Se indietreggiate, la cupola vi sembra più grande e più vicina. Un gioco di prospettive che rende affascinante la visuale e suggestivo l’effetto visivo. Soprattutto se il punto in questione è la Cupola di San Pietro. Si tratta di un curioso effetto ottico, dovuto alla disposizione degli edifici e al punto di osservazione.
E’ per questo che via Piccolomini è un luogo unico. L’ideale per concludere in bellezza una serata in centro, o per dare un tocco speciale ad una serata romantica.

domenica 25 settembre 2011

Antico Caffe' Greco


È trascorso solo qualche decennio dacchè il naturalista svedese Linneo ha catalogato la pianta del caffè quando nel 1760 viene dipinta la guache che ritrae l’imperatrice d’Austria Maria Teresa mentre versa una tazza dl caffè al marito. Il quale assiste beato in vestaglia e turbante, esotico richiamo ai lontani mercati orientali di provenienza della corroborante miscela.
Nello stesso anno apre i battenti a Roma l’Antico Caffè Greco, oggi unico Locale Storico d’Italia della città capitolina e di una bellezza ormai fuori dal tempo.
Formidabile il pedigree degli ex frequentatori che qui sedevano. “Moravia si dà al lusso e allo spreco / tra gli specchi del vecchio Caffè Greco” canzonava una strofetta degli anni trenta il già celebre scrittore, del resto preceduto da nomi illustri come Goethe, Stendhal, Byron, Wagner, D’Annunzio. Se poi un cardinale siede al Greco la leggenda vuole che diventi papa, come accadde a Gioacchino Pecci, divenuto Leone XIII. In realtà ai tavolini in marmo della celebre sala "omnibus", stuccata e tappezzata di quadri e specchi, oggi fanno ormai sosta quasi solo i turisti, gli unici disposti ad accettare il dazio dei favolosi ricarichi per portare a casa una foto ricordo. Vivacità e brio si sono spostate al banco, sempre affollato per veloci caffè, buoni cornetti e aperitivi con vista su Via Condotti.

Via Condotti 86 – 00187 Roma
Tel +39 06.67.91.700
Indirizzo email: anticocaffegreco@tiscali.it
Giorno di chiusura: sempre aperto
Tavoli: all’interno
Ferie: mai

venerdì 23 settembre 2011

Mostra Vanitas


Prorogata fino all’8 gennaio 2012, la mostra Vanitas. Lotto, Caravaggio, Guercino nella collezione Doria Pamphilj, presso palazzo Doria Pamphilj, parte da un assunto: «vanità delle vanità, tutto è vanità». Sono le parole iniziali dell'Ecclesiaste, libro della Bibbia in cui si esprimono meditazioni sapienziali sull'esistenza umana. Quaggiù - sembrano voler indicare con i loro capolavori Caravaggio, Lorenzo Lotto, Jusepe de Ribera, Mattia Preti, Domenico Fetti e Guercino - la vanitas ha sempre il sopravvento su qualsiasi vanità. Quattro le sezioni tematiche che rappresentano la molteplicità di tematiche legate alla vanitas: la natura morta, la pittura sacra e la ritrattistica; la quarta invece è dedicata al cardinale Benedetto Pamphilj, collezionista, mecenate e poeta.

Data Inizio:21 maggio 2011
Data Fine:   8 gennaio 2012
Costo del biglietto: 10,50 euro
Luogo: Roma, Palazzo Doria Pamphilj
              via del Corso 305
Orario: Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00
Telefono: 06 / 679732
Sito Web: http://www.mostravanitas.com












martedì 20 settembre 2011

Essenza del cuoio. Una mostra svela l’universo del cuoio Hermès


Essenza del cuoio: un viaggio emozionante nel cuore della maison, alla scoperta dell’elemento che dal 1837 è legato in modo indissolubile a Hermès: la pelle.

Per Hermès, da sempre, il cuoio è più di una materia. Un universo, un linguaggio che sollecita i cinque sensi e li ispira. Il visitatore scoprirà l’incontro magico tra Hermès e il cuoio grazie a una mise en scène firmata dall’architetto-scenografa Alexandra Plat: ogni ambiente prenderà la forma di uno scrigno sorprendente, dalla biblioteca delle pelli all’atelier dell’artigiano, dalla sala dedicata alle celebri chiusure delle borse fino agli ordini speciali. Accanto ai prodotti-icona di Hermès, abbelliti dalla patina del tempo, saranno esposte le creazioni contemporanee.

“Posando le mani sulle pelli più belle - scelte, tagliate, cucite e levigate con cura - sei generazioni di artigiani hanno appreso, e poi trasmesso, i valori dai quali la nostra impresa trae il suo slancio: l’attaccamento alla qualità, la ricerca della perfezione celata nel minimo dettaglio, il rispetto del tempo uniti al gusto creativo”, spiega Pierre-Alexis Dumas, direttore artistico di Hermès e membro della sesta generazione della famiglia Hermès.

Essenza del cuoio si snoderà attraverso diversi ambienti dal forte impatto visivo utilizzando supporti artistici e video interattivi, ispirandosi a elementi iconici come la “boite orange”, il mitico imballaggio color arancione della maison.

Un gioco di suoni, immagini e luci valorizzerà la bellezza degli oggetti esposti, dall’universo della Kelly e della Birkin alle borse da viaggio, fino al mondo dell’equitazione.

Orario d'apertura: ogni giorno dal martedì al venerdì 10-18. Lunedì chiuso.
Biglietti: gratuito
Sito Web: Chiostro del Bramante
Telefono: 06/68809035


 

lunedì 19 settembre 2011

IL PANTHEON, UN GRANDE OROLOGIO SOLARE


E' uno dei migliori edifici conservati dal mondo romano che testimonia ancora, 2000 anni dopo, l'immenso potere e la ricchezza dell'Impero. Secondo alcuni ricercatori il Pantheon a Roma potrebbe essere stato costruito come un grande orologio solare.
A rivelarlo il corrispondente del Daily Telegraph Nick Squires.
Il mistero ha sempre circondato ciò che sta dietro il progetto insolito del Pantheon, un tempio gigante nel cuore di Roma, che fu costruito dall'imperatore Adriano.
Ora gli esperti hanno creato una teoria intrigante secondo la quale il tempio ha agito come un orologio solare colossale, con un fascio di luce a illuminare il suo ingresso enorme nel momento preciso in cui l'imperatore entrava nell'edificio.
Costruito per ordine di Adriano e completato nel 128 dopo Cristo, la cupola emisferica del Pantheon è perforato da fori circolari di 30 piedi noti come gli “occhi”.
Essa illumina l'interno della struttura con la sua unica fonte di luce naturale e permette l’entrata di pioggia e - in rare occasioni - della neve.
Giulio Magli, storico di architettura antica al Politecnico di Milano, e Robert Hannah, uno studioso di materie classiche presso l'Università di Otago in Nuova Zelanda, hanno scoperto che, proprio a mezzogiorno durante l'equinozio di marzo, un raggio di luce circolare di luce brilla attraverso gli “occhi” e illumina l’imponente ingresso del Pantheon.

giovedì 15 settembre 2011

Oktoberfest 2011


Per un mese intero a Roma potrete gustare le birre ufficiali di Monaco di Baviera, dall’ 8 settembre al 16 ottobre all’ Oktoberfest di Capannelle.
Già nell’area accoglienza avrà inizio la grande festa con stand, wine bar, musica soft e un'esposizione di limousine e Harley Davidson; questa sarà l’area in cui, durante la rassegna, verranno organizzat le serate vip. Il lungo percorso degli stand inizierà nell’area centrale, con una prima birreria in stile America con steak food, animazione line-dance country e concerti.

Nell’area centrale troverete una grande tenda di 1.800 metri quadro. Qui, nel cuore bavarese della festa, è posizionato il palcoscenico, molti banchi per la mescita di birra, cucine, tavoli. Ma all'Oktoberfest di Capannelle ci sarà anche un moderno Lunapark. L'area sarà inoltre attrezzata di tutti i servizi essenziali, tra cui parcheggi, bancomat, bar, tabacchi e servizi igienici.

 


Oktoberfest 2011. Festa della birra

Dall'8 settembre al 16 ottobre 2011

Apertura villaggio h 18

Ippodromo delle Capannelle, Roma (mappa)

Ingresso libero al villaggio

martedì 13 settembre 2011

ANTICAGLIE A PONTE MILVIO


Per fortuna o per disdetta, dipende dai punti di vista, Ponte Milvio non è soltanto il set di film adolescenziali e di lucchetti arrugginiti ammassati sui lampioni. Anzi, ogni prima e seconda domenica del mese (eccetto ad agosto) accoglie la mostra mercato dell’antiquariato e dell’artigianato “Anticaglie a Ponte Milvio”. Dalle 9 alle 20 è possibile girare tra i banchi di numerosi espositori per ammirare - e perché no, acquistare - mobili, argenti, oggetti d’epoca, collezionismo, modernariato, rigatteria ed ogni curiosità legata al passato.

Info: 06 8541461

lunedì 12 settembre 2011

ROMA SEGRETA


Roma segreta dalla A alla Z è la rassegna di Roma Capitale che va più... in profondità. Ancora per tutto settembre organizza durante la settimana conferenze e visite guidate, in vari orari e giorni (prenotazione obbligatoria) in 16 luoghi d’interesse archeologico della nostra città: Acquedotto Vergine, Auditorium di Mecenate, Casa Protostorica di Fidene, Cisterna delle Sette Sale, Colombario di Pomponio Hylas, Insula Romana sotto Palazzo Specchi, Ipogeo di Via Livenza, Ludus Magnus, Mausoleo di Lucilio Peto, Mausoleo di Monte del Grano, Mitreo dell’Ara Massima di Ercole, Monte Testaccio, Porta Asinaria, Sepolcri Repubblicani, Trofei di Mario e Porta Magica, e Villa di Plinio.

Una bella occasione per conoscere quello che spesso neanche i romani doc conoscono, la Roma nascosta, che continua a regalare scoperte incredibili a chi se ne prende cura (è di poche settimane fa la scoperta del meraviglioso mosaico parietale raffigurante Apollo e le Muse nella galleria sud-occidentale che passa sotto alle Terme di Traiano).

Info 060608 (tutti i giorni h 9 - 21)
www.060608.it

domenica 11 settembre 2011

La sedia del diavolo

La sedia del diavolo è un particolarissimo rudere che si trova in piazza di San Callisto a Roma. Secondo la leggenda essa venne posta dal diavolo all'interno del quartiere Africano e di spalle alla reggia papale, per farne il "suo" trono.

Chiaramente questa è la leggenda, dato che non si sa ancora quale fosse l'originaria costruzione. Oggi possiamo solo vedere una rovina simile ad un trono.

Tuttavia, dato che le leggende sono dure a morire, durante i secoli si narra che la "Sedia del diavolo" fu per un


certo periodo luogo di orge e banchetti, che ispirò profezie a taluni e facili guarigioni ad altri.

Si narra, ancora, che verso il 1300 alcuni avevano preso l'abitudine di scrivere su di essa i loro desideri per far sì che si realizzassero. Anche in questo caso le dicerie sono diverse e si narra che non sempre i desideri venivano realizzati nel modo in cui si aspettava l'ingenuo committente che, spesso, finiva - coerentemente con la figura diabolica - per ottenere il contrario!

Ma queste sono solo leggende ed è ancora lontano il momento in cui potremo affermare con certezza quale fosse l'uso della "sedia"; alcuni studiosi dissero che altro non era che un enorme raccoglitore per il grano, costruito in epoca romana.

Ai posteri l'ardua sentenza!

sabato 10 settembre 2011

Via della Gatta


Via della Gatta prende il nome dalla graziosa gatta di marmo in grandezza naturale rinvenuta nel vicino tempio di Iside, quindi sacra secondo la religione egizia, e murata sul primo cornicione di palazzo Grazioli ad angolo con piazza Grazioli. Oltre a questa via, un tempo la gatta dava il nome anche alla suddetta piazza, prima che il duca Grazioli vi costruisse il suo palazzo. La tradizione vuole che la piccola statua sia stata posta qui in ricordo di una gatta che, avendo visto un bambino in pericolo sul cornicione del palazzo, miagolando abbia richiamato l'attenzione della madre che così riuscì a salvarlo prima che precipitasse nel vuoto. Su questa gatta si narra anche una misteriosa leggenda: nella direzione dove l'animale guarda dovrebbe essere sepolto un tesoro, ma nessuno finora è riuscito ad individuarlo né sarebbe facile cercarlo oramai tra le fondamenta dei palazzi.


venerdì 9 settembre 2011

Consigli per viaggiare più sicuri, fare la valigia giusta e guadagnare tempo.


In considerazione dell’aumento del numero di passeggeri in partenza dal Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino, Aeroporti di Roma ha ottimizzato i flussi di traffico ai controlli di sicurezza del Terminal 3.
Per snellire le operazioni e aumentare il comfort dei passeggeri, garantendone la massima sicurezza, è stato creata un’unica area di accesso alle 18 postazioni, e ai due canali fast track, dei controlli di sicurezza.
A questo scopo ADR ha realizzato un video per illustrare al passeggero le varie fasi dei controlli di sicurezza, consultabile sul sito web di Aeroporti di Roma www.adr.it al seguente indirizzo: http://www.adr.it/web/guest/azn-video-gallery

mercoledì 7 settembre 2011

La Rupe Tarpea e le oche del Campidoglio


Un misto di storia e leggenda è racchiuso nelle vicende legate alla rupe Tarpea e alle oche del Campidoglio.
Pur essendo il più basso e il meno esteso dei sette colli di Roma, il Campidoglio è forse quello più legato agli avvenimenti storici della città, in quanto fulcro fin dall’antichità delle attività politiche e religiose di Roma.
La leggenda narra che ai tempi della fondazione di Roma il colle fu conquistato dai Sabini grazie al tradimento della romana Tarpea, la quale avrebbe aperto le porte di accesso della città in cambio degli anelli e dei bracciali d’oro posseduti dai nemici. Tarpea non ebbe comunque fortuna, e fu a sua volta tradita dagli stessi Sabini che, una volta entrati, la sommersero con i loro scudi uccidendola. Questa la leggenda, ma molto probabilmente Tarpea altro non era che una divinità tutelare della collina più antica del Campidoglio, Mons Tarpeium, su cui sembra sorgesse la statua della divinità, posta come un trofeo sopra una catasta di armi. Per tutta l’antichità il Mons Tarpeium fu tristemente utilizzato come burrone da cui venivano precipitati tutti coloro che erano accusati di tradimento: da qui il nome di rupe Tarpea.
Ma l’episodio più celebre che riguarda il Campidoglio è senz’altro legato all’invasione del 18 luglio del 390 a.C., giorno in cui i Romani furono sconfitti dai Galli presso il fiume Allia. L’avanzata nemica proseguì nei tre giorni successivi, quando i Galli raggiunsero Roma e la saccheggiarono, ad eccezione del Campidoglio che si salvò dal sacco e resistette per qualche mese. La leggenda vuole che l’attacco notturno dei Galli fu sventato grazie allo starnazzare delle oche capitoline tenute nel recinto sacro del tempio di Giunone: il Campidoglio fu quindi salvato dalle sue oche! In ricordo
dell’episodio venne eretto nel 353-344 a.C. il tempio di Giunone Moneta (moneta o “ammonitrice”). Presso il tempio di Giunone ebbe sede la prima zecca (officina moneta dal nome del tempio, da cui deriva il termine odierno di “moneta”).

lunedì 5 settembre 2011

Via Arco dei Banchi


Via Arco dei Banchi è una traversa di via del Banco di S.Spirito ed anticamente immetteva in un largo chiuso in fondo da un muro che formava come un cortile e fu perciò detto "Cortile dei Chigi" per il banco che Agostino Chigi vi teneva. Nel piede di sinistra l'arco conserva quella che può considerarsi la più antica lapide (nella foto in alto) esistente a Roma sulle piene del Tevere, perché reca la data ed il livello della tremenda inondazione avvenuta il 7 novembre 1277: la lapide anticamente però era murata sulla facciata della chiesa dei Ss.Celso e Giuliano. Sotto l'arco inoltre si venerava, nel XVI secolo, una bella scultura lignea della Vergine che fu asportata e rimpiazzata nell'Ottocento da un quadro ancora oggi assai venerato. La via anticamente fu sbarrata da una catena e da ciò fu detta anche "via della Catena di Banchi".

sabato 3 settembre 2011

Festival Blues a Villa Celimontana


FESTIVAL BLUES - Dall'1 al 4 di settembre Villa Celimontana ospiterà un festival nel festival: «I have dream in blues», una rassegna (ingresso 10 euro) dedicata alla musica afroamericana. Si comincia con uno dei più alti rappresentanti del blues di Chicago, J W Williams Band & Deep Blues Trio. L’indiscusso leader del blues anni ’70 sarà accompagnato da Luca Giordano alla chitarra, Fabrizio Ginoble alle tastiere e Fabio Colella alla batteria. Curiosa l’apertura della serata con The Cyborgs, due «sconosciuti» bluesman (hanno deciso di restare nell’anonimato indossando una maschera da saldatore) suonatori di bidoni e di tutti quelli oggetti apparentemente poco musicali, ma che solo loro, forse, sono in grado di suonare.
UN PO’ DI CIRCUS - «I Have Dream in Blues» prosegue il 2 con Mario Donatone Soul Circus e «Gaby Corbo» in Tan-Go, uno show di puro circo in chiave tango, dove non mancheranno giocolerie, gag e tante risate. Il 3 apre la serata la chitarra acustica di Adrian Byron Burns. Domenica sera, il festival blues all’ultimo atto con la voce e l’armonica di Cajjio: per lui classici blues e intensi brani in francese. Il suo repertorio infatti spazia dalle classiche atmosfere alla Django Reinhardt a quelle di George Brassens. Infine, «The Villains» with Mr Pustra & Joe Black, lo spettacolo che chiude il Celimontana lunedì 5, ci accompagnerà in una sorta di banchetto visionario, tra atmosfere alla Tim Burton e il dark che più dark non si può.

I have a dream in blues
Da giovedì 1 settembre a domenica 4 settembre 2011, h 22

Villa Celimontana
Piazza SS. Giovanni e Paolo, Roma (mappa)

Biglietti: € 10
Info: 06 58335781 e 329 7826420 oppure www.villacelimontanajazz.com

giovedì 1 settembre 2011

Tutti giardinieri alla Casina di Raffaello



Piccoli giardinieri imparano e crescono alla Casina di Raffaello, grazie all'iniziativa L'orto-giardino della Casina, dall'1 al 29 settembre, ogni giovedì e ogni domenica, a partire dalle 17.
Questi originali laboratori di giardinaggio, adatti ai bambini dai 4 anni in su, sono ideati da Sonia Santella. Gli ingredienti? Quelli messi a disposizione da madre natura: terra, acqua, sole e piantine colorate. Nel corso degli incontri i bambini lavoreranno con semi, piante e terriccio, impareranno le diverse tecniche di rinvaso utilizzando materiali da riciclo. Così, ad esempio, con la carta da giornale impareranno a realizzare vasetti colorati, nei quali mettere a dimora i semi.
Insomma, una duplice finalità, quella dei laboratori di giardinaggio: stimolare le capacità creative e la manualità dei bambini e, al tempo stesso, favorire il contatto con la natura, imparando ad amarla e a rispettarla.
I laboratori proposti dalla Casina di Raffaello, proprio per la loro semplicità, possono inoltre essere ricreati anche in casa, naturalmente con l'aiuto dei genitori.

L'Orto - Giardino della Casina
Laboratori di giardinaggio
Dall'1 al 29 settembre 2011
Ogni giovedì e domenica, h 17; durata 45 minuti
Casina di Raffaello

Viale della Casina di Raffaello (piazza di Siena), Roma (
mappa)
Biglietti: € 5
Prenotazione obbligatoria tramite call center o sul posto
Numero massimo di bambini partecipanti: 15
Info e prenotazioni: 060608, 06 8558334 oppure www.casinadiraffaello.it