martedì 21 febbraio 2012

La Statua di San Pietro


La veneratissima statua bronzea di S. Pietro fu fatta realizzare, secondo la tradizione, dal pontefice S. Leone Magno (440-461) dopo l’incontro con Attila (452).

Si racconta che sia stata fusa riutilizzando il bronzo della statua di Giove Capitolino, il simulacro più sacro per gli antichi Romani, quello che per dieci secoli, dall’alto del Campidoglio, aveva visto i propri protetti diventare signori del mondo. Se così fosse stato, si sarebbe realizzata una di quelle coincidenze da lasciare stupefatti. Ecco che la stessa massa di metallo, dopo essere stata adorata per mille anni in un luogo, cambia disinvoltamente tempio, orizzonte teologico e nome. Ecco che un ammasso di materia resa santa da dieci secoli di incensi e di preghiere, dopo un semplice bagno di fuoco si sposta di pochi passi, e diviene pronta per altri millenni di ininterrotta adorazione.

Questa la tradizione circa una delle statue più venerate al mondo, un simulacro che merita una visita durante una vacanza in appartamento a Roma. Probabilmente la statua è invece creazione di un ignoto artista della fine del XIII secolo, derivata da una simile paleocristiana. La statua di S. Pietro reca il segno evidente di una particolare venerazione: il piede destro risulta infatti assai logorato a causa del bacio reverente che nel corso dei secoli vi hanno deposto milioni di fedeli.

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