venerdì 18 maggio 2012

La cucina per gli antichi Romani


Scoprire le abitudini culinarie degli antichi romani è divenuto, ormai da tempo, un tema di grande interesse. Gli amanti della cucina, oltre a scoprire le antiche abitudini, si dilettano a cucinare, assaporare e degustare le bevande e i cibi che gli antichi romani usavano preparare per i propri pasti.

Nell’Antica Roma si usava consumare tre pasti al giorno: jentaculum (la nostra prima colazione), il prandium (il nostro pranzo) e la coena (la nostra cena).
Il primo pasto detto jentaculum era molto simile alla nostra prima colazione, consumata nelle prime ore del mattino. Era un pasto leggero e semplice a base di pane, formaggio, frutta secca, miele, latte e vino, con il quale veniva condito il pane. I più poveri usavano fare il primo pasto semplicemente a base di pane bagnato nel latte o nel vino.

Poco prima di mezzogiorno, veniva consumato il secondo pasto della giornata il prandium. Questo pasto veniva consumato velocemente e in piedi; era un pasto freddo a base di legumi, verdura, frutta e pesce.

La cucina dell’Antica Roma si basava principalmente sul pasto serale, l’ultimo pasto della giornata: la coena.
Le famiglie più povere finivano la loro giornata con un semplice pasto a base di farina, legumi e verdure, una sorta di pasticcio nutriente ma dal gusto sempre uguale.
Per le famiglie patrizie, invece, la cena era un momento di divertimento, dialogo e riunione di familiari, amici, protettori.
L’ultimo pasto della giornata poteva durare diverse ore ed era animato da diversi piatti e ghiottonerie di ogni genere conditi con particolari salse e accompagnati da vino e bevande.

Se sei un appassionato della cucina romana puoi trovare un elenco di ristoranti che offrono piatti di cucina tipica romana e laziale sul sito: roma-servizi.com

Nessun commento:

Posta un commento