sabato 7 aprile 2012

Natale di Roma, 2765 anni


La fondazione di Roma ci viene presentata come avvolta in un'atmosfera di mito: i Troiani, con a capo Enea, finalmente toccarono terra, sbarcando nel Lazio, sulle rive del fiume Tevere, dopo che Troia era crollata sotto l’assalto dei Greci. Ascanio, figlio di Enea, molti anni dopo fondò la città di Albalonga. A lui successe Numitore che però aveva un fratello cattivo ed invidioso di nome Amulio, che avrebbe voluto regnare. Fece imprigionare Numitore e costrinse Rea Silvia, la figlia di lui, a farsi sacerdotessa. Poco tempo dopo però il dio Marte mandò a Rea Silvia due gemelli, Romolo e Remo, e Amulio, ordinò che essi venissero immediatamente uccisi. Il servo non ebbe il coraggio di commettere un delitto così grave: mise i due fratellini in una cesta di vimini e li abbandonò nelle acque del Tevere, con la speranza che qualcuno li salvasse. I due gemelli vennero raccolti da Fàustolo e Laurenzia in una pozza d’acqua vicino al Tevere, ai piedi di un albero, dove una lupa nutriva i due bambini con il suo latte. Una volta cresciuti, Romolo e Remo ritornarono ad Albalonga, punirono Amulio e liberarono il nonno Numitore. Lasciarono Albalonga e decisero di fondare una nuova città e scelsero proprio il posto dove erano stati trovati dalla Lupa. Decisero, poi, che, colui che avesse visto più uccelli volare, avrebbe dato il nome alla città. Fu così che Romolo sul Colle Palatino tracciò un solco con un aratro per segnare la cinta della città, che da lui fu detta Roma. Era il 21 Aprile, dell’anno 753 a. C. Ben presto, la città dal Palatino si estese anche sui colli vicini (Esquilino, Celio, Quirinale e Capitolino) e poi sugli altri (Viminale e Aventino) diventando così conosciuta come la “città dei sette colli”.

Per conoscere la programmazione degli eventi organizzati per il Natale di Roma: 060608

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