domenica 30 ottobre 2011

Il serpente sacro all'Isola Tiberina

 


Nel 293 a.C., narra la leggenda, mentre Roma è colpita da una grave pestilenza, una commissione di «esperti» si reca in Grecia, ad Epidauro, per chiedere un responso ad Esculapio, dio della Medicina. Ad un tratto un grosso serpente, simbolo della divinità, esce dal tempio, si dirige verso la nave dei Romani e vi sale. Il fatto viene interpretato come segno della volontà divina di... trasferirsi; ed essi ripartono felici e contenti. Giunti presso l’Isola Tiberina, si verifica la sorpresa: il serpente d’un balzo passa dalla nave all’isola. Altro chiaro segno di divina volontà: nel luogo si edifica immediatamente un bellissimo tempio dedicato ad Esculapio. Quasi che il Dio della salute si fosse trasferito nel suo appartamento di Roma, ecco che la pestilenza come per incanto, sparisce. E’ il 291 a.C.

Nel Medioevo, sul luogo del tempio di Esculapio fu costruita la chiesa dedicata a S. Bartolomeo.

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