lunedì 3 marzo 2014

Capolavori del Musée d'Orsay


Siamo al Vittoriano, a un passo ci sono i Fori imperiali, eppure sembrerà di essere al Musée d’Orsay
Fino all'8 giugno i capolavori di quel museo che un tempo fu stazione ferroviaria nel cuore della ville lumiere, prenderanno vita nel più grande complesso di marmo botticino fino a oggi mai realizzato.
Musée d'Orsay. Capolavori” è il titolo dell’esposizione che porta a Roma settanta opere in un percorso artistico che va dalla pittura accademica dei Salon alla rivoluzione impressionista, per arrivare fino alle soluzioni formali dei nabis e dei simbolisti.
MonetPissaroVan GoghSisley Degas sono solo alcuni dei prestiti fatti arrivare in Italia dai curatori della mostra Guy Cogeval Xavier ReyLa: un’accurata selezione di tele che raccontano la storia delle avanguardie, senza però trascurare quella del museo, con un paragrafo particolare dedicato all’allestimento che nel 1986 rese famosa l’architetto italiana Gae Aulenti.
Cinque sezioni tra luci coloripaesaggi ma anche soggetti. Pennellate già contratte, anzi macchie, che si fanno punti: è l’evoluzione dell’impressionismo, è il tentativo di superare ulteriormente una rottura che già aveva stravolto il modo di intendere l’arte. A Parigi, in Europa, nel mondo intero ed ora dentro il Vittoriano
Complesso del Vittoriano,  Via di San Pietro in Carcere

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