martedì 11 marzo 2014

I fantasmi a Via del Plebiscito


Roma ci regala sempre delle storie interessanti, ancor più quando si tratta di fantasmi
Se celebre è quella riguardante Beatrice Cenci che si aggira di notte a Castel Sant'Angelo, meno conosciuta è la storia che vi stiamo per raccontare, che, vista la delicatezza del caso, esige un po' di rispetto e riservatezza per i protagonisti.
Via del Plebiscito, una mattina come tante dei primi anni del '900. Un galantuomo, giovane e spigliato, passeggia nella via a pochi passi da Largo Argentina. La sua tranquillità è però rotta da una scena; un'anziana signora rischia di essere travolta da un omnibus - un autobus trascinato da cavalli, per così dire.
Immediato il soccorso del giovane, che salva la signora da morte sicura. La vecchina, ancora agitata per il grande spavento, lo ringrazia e vuole sdebitarsi in qualche modo. Così lo invita a prendere un caffè a casa sua, poco distante dal luogo dello sventato incidente. Ad aprire la porta, c'è la sorella gemella dell'anziana donna, che gli chiede gentilmente di sedersi e fare quattro chiacchiere.
L'uomo, dopo una mezz'oretta di amabile conversazione, si congeda dalle due sorelle, ma per motivi di lavoro si trova a passare ogni mattina nella stesa via. Getta lo sguardo alle finestre dell'abitazione delle donne, ma sono sempre chiuse, e così anche per i giorni a seguire.
Preso dalla curiosità, il giovane chiede spiegazioni al custode, che gli rivela il mistero: le due anziane sorelle sono morte due anni prima. Incredulo, l'uomo racconta al portiere di aver preso il caffè con loro tre giorni prima. 
Così, per mettere fine alla sua incredulità, il portinaio lo accompagna nell'appartamento: puzza di chiuso, umidità, polvere dappertutto...e tre tazzine di caffè sul tavolo.
Quelle donne erano morte due anni prima, una investita dall'omnibus, l'altra affacciata alla finestra, non ha retto lo spavento di vedere la sorella sotto il mezzo.

Sono venuti i brividi anche a voi?

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