giovedì 8 novembre 2012

Stanley Kubrick



Se non avesse incrociato il cinema, sarebbe stato un fotografo di successo, grazie alla passione ereditata dal padre. Centosessanta immagini inedite esposte al Chiostro del Bramante raccontano le radici della creatività di un acerbo Stanley Kubrick, poco più che adolescente, prima ancora di diventare il maestro osannato che conosciamo tutti, regista di pellicole come “Lolita”, “Arancia Meccanica”, “2001: odissea nello spazio” e “Eyes Wide Shut”.
Tra il 1945 e il 1950, dopo l’assunzione nella nota rivista americana “Look Magazine”, Kubrick si trovò a documentare con la macchina fotografica la vita quotidiana nell’America dell’immediato dopoguerra, attraverso le storie di celebri personaggi come Rocky Graziano o Montgomery Clift, le inquadrature contraddittorie di una New York in corsa per diventare la nuova capitale mondiale, o della giovane borghesia universitaria della Columbia University. La mostra, per un mese soltanto, permette di approfondire un intenso periodo della carriera del cineasta americano ancora poco conosciuto, rivelando al pubblico il suo modo di fare fotografia, che si esaurì nel breve spazio di un quinquennio, quando improvvisamente lasciò il suo lavoro di reporter per girare “Paura e desiderio” (1953), primo lungometraggio di una straordinaria avventura da regista che lo ha condotto nel firmamento delle stelle del cinema mondiale.

Fino al 25 novembre
Stanley Kubrick. Photographer
Chiostro del Bramante

Via Arco della Pace, 5
Informazioni: 06 68809036

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