venerdì 18 luglio 2014

Michelangelo, un artista universale ai Musei Capitolini

Nel 450esimo anniversario della morte - a Roma il 18 febbraio 1564 - l'esposizione racconta, in un gioco di specchi e confronti, la vita dell'artista che, allevato da una balia figlia e moglie di scalpellini, amava dire di “aver succhiato l'inclinazione alla scultura insieme con il latte”. L'iter espositivo si articola per contrasti: moderno e antico, vita e morte, battaglia vittoria e prigionia, regola e libertà, amore terreno e amore spirituale. 
Obiettivo, raccontare l'estasi e il tormento dell'artista, attraverso disegni, progetti, modelli, scultura, poesia, in un viaggio che si fa forte delle opere e della loro, a volte inedita, vicinanza. Il busto di Bruto si può ammirare accanto al Bruto in bronzo dai musei capitolini e al Caracalla dei musei Vaticani, esposto per la prima volta accanto alle opere classiche che lo hanno ispirato.
La Madonna della Scala, realizzata quando aveva appena 15 anni, lo studio per la testa di Leda e il modello ligneo per la mai realizzata facciata di San Lorenzo, a Firenze. Ancora, i Crocifissi lignei a lui attribuiti e la statua del Cristo Risorto di Bassano Romano. Sono 70 i capolavori di Buonarroti nel percorso di oltre 150 opere che compone la mostra Michelangelo. 
E il Cristo Risorto si può confrontare con quello della vicina basilica di Santa Maria sopra Minerva. A chiudere il percorso, un'ideale visita extra-museo alla Cappella Sistina. Sulle orme, anche romane, di Michelangelo.


Incontrare un artista universale, ai musei Capitolini fino al 14 settembre. 

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