venerdì 19 luglio 2013

Street Art


Provate a pronunciare le parole "arte romana" e il vostro ascoltatore medio penserà alle statue classiche, alle chiese ornate e ai capolavori di Michelangelo, Caravaggio e dei loro contemporanei. Giusto per pochi, anche se il numero è in crescita, quella frase evoca qualcosa di più contemporaneo: un insieme di arte di strada e graffiti che è recentemente sbocciato in tutta la Città Eterna.
L'esplosione è stata improvvisa e notevole, soprattutto nel quartiere Ostiense, appena fuori le Mura Aureliane, in cui il sostegno locale ha trasformato l'ex area industriale in un paradiso per i muralisti e artisti che disegnano poster. "Quando stavamo mettendo su per le prime opere, ci guardavano come se fossimo pazzi", dice Francesco Dobrovich, poject manager di NUfactory, agenzia creativa che funge da mediatore tra artisti, autorità locali e proprietari di immobili. Il boom è stato alimentato, almeno in parte, dal Festival Outdoor annuale, organizzato da NUfactory, dedicato all'arte di strada, che attira artisti da tutto il continente.
Sulla principale arteria stradale del quartiere il giovane artista spagnolo Borondo ha coperto un centro culturale gay con figure che sembrano emergere dalla caratteristica sporcizia della zona. Su una strada laterale, le finestre di un condominio sono state dipinte in occhi misteriosamente vuoti dall'artista bolognese Blu. Su un muro esterno di una discoteca, il duo RO.BO.COOP ha incollato un remix dell'"Allegoria della Primavera" di Sandro Bottocelli, in cui tutte le figure del capolavoro rinascimentale indossano mascherine chirurgiche.
tp://news.yahoo.com/rome-graffiti-boom-eternal-city-finally-welcomes-street-151144392.html

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