domenica 24 novembre 2013

Palazzo Margutta celebra Novella Parigini


A rinnovare il mito di quell’artista che fu regina indiscussa della Dolce Vita degli anni ’50, la galleria “Il Mondo dell’Arte” a Palazzo Margutta, civico 55, apre le porte ai romani fino al 30 novembre prossimo.
Novella Parigini, famosa per le sue “donne-gatto”, volle simboleggiare l’emancipazione femminile anticipando l’affrancazione dagli schemi maschilisti che la vogliono tuttora come donna-oggetto. Femminista ante-litteram, fu grande amica di Jean-Paul Sartre, filosofo dell’esistenzialismo, di Dalì, De Chirico, Cocteau. 

Il suo studio in Via Margutta fu nel secolo scorso il salotto preferito dagli intellettuali del tempo, dagli artisti e dalle star del cinema internazionale. Era l’epoca della trasgressione, assai diversa da quella di oggi, della libertà dalle ipocrisie del bon-ton moralistico, dell’ansia di ricostruire un mondo diverso dopo le rovine della guerra.

L’artista proveniva da nobile famiglia senese e quel nome di Novella le fu dato nientemeno che da Gabriele D’Annunzio, al quale, secondo il gossip dell’epoca, fu attribuita la paternità della Parigini. La lettera autografa con la quale consigliò il nome alla madre viene esposta a Palazzo Margutta, insieme a video nei quali la Parigini si racconta, a gigantografie dei giornali del tempo e a varie testimonianze della sua avventurosa esistenza.

Il Presidente Kennedy le commissionò un Cristo per una chiesa nel Texas, l’ultimo Scià di Persia Reza Pahlavi le affidò il ritratto dell’amata moglie Soraya, la “ principessa triste” dagli occhi di smeraldo, ripudiata poi per non avergli dato un erede .

Storie fatte rivivere nella Galleria di Palazzo Margutta, per i romani in cerca di curiosità nostalgiche di un tempo che fu. 


Ingresso libero
Via Margutta 55
fino al 30 novembre 2013

Palazzo Margutta, civico 55 Roma
Quando:
Dal 21/11/2013 al 30/11/2013
Ingresso libero 

Nessun commento:

Posta un commento