lunedì 6 gennaio 2014

La Via Alessandrina


Di recente riapertura, la via Alessandrina è un balcone unico sui Fori Imperiali e sui Mercati Traianei, una strada che divide e allo stesso tempo unisce i tre Fori: Augusto, Nerva e Traiano. La via Alessandrina fu costruita nel 1570 ad opera del cardinal Michele Bonelli, detto l'Alessandrino per le sue origini piemontesi, come raccordo tra l'area tra Fori Imperiali e Campidoglio; fino ad allora la via si presentava come un pulviscolo fatto di casali, orti e viabilità precaria. Grazie all'intervento del cardinale fu realizzato un vero e proprio quartiere (detto anch'esso Alessandrino) che a breve divenne un pezzo di città, una maglia fitta e densa di edifici e chiese, come il resto di Roma fino al 1870. Quell'assetto topografico scomparve però con gli sventramenti degli anni '30 del secolo scorso, quando il regime fascista volle e realizzò l'asse celebrativo di via dell'Impero.
L'arteria, infatti, fu testimone dello sventramento della Spina dei Borghi - effettuato tra il 1927 e il 1935 su ordine di Mussolini - e della demolizione di case ed edifici costruiti nel corso dei secoli sopra i Fori tra piazza Venezia e via Cavour.
Oggi, finito il restyling, torna ad essere una passeggiata straordinaria per turisti e cittadini, una passerella sospesa sulla Roma dei Cesari: dal Foro di Nerva ai Mercati Traianei, fin sotto la colonna omonima, si potrà andare a piedi laddove un tempo sorgevano case e palazzi medievali e rinascimentali.

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