giovedì 5 settembre 2013

Roma nel buco


Di solito guardare dal buco della serratura per vedere cosa c'è al di là della porta è considerato un atto di poca educazione ma in questo caso è d'obbligo sbirciare. Iniziamo la passeggiata tra le strade alberate del noto colle romano dell'Aventino, percorrendo via di S. Sabina si raggiunge il parco dei Savelli, detto Giardino degli Aranci, dai caldi colori e dai profumi intensi. Proseguendo, dopo aver visitato le chiese di Santa Sabina, fondata nel 425 d.C. da Pietro d'Illiria e poi quella dei Santi Bonifacio e Alessio risalente al V sec. si arriva a Piazza dei cavalieri di Malta che, progettata da Piranesi nel 1765, deve il nome all'Ordine dei cavalieri di Malta. La piazza, realizzata su incarico del cardinale Rezzonico, cui è dedicata la lapide, si presenta ricca di guglie, di stele e di trofei, sullo sfondo dei cipressi dell' abbazia e del campanile di Sant'Anselmo. Sulla piazza si trova anche il Palazzo del Priorato dei Cavalieri di Malta, sul cui portone, imponente e massiccio, si trova un buco della serratura all'apparenza normale, ma, a guardarci bene dentro, ci accorgiamo che non è affatto così. Infatti, mettendo un occhio nella piccola fessura, ci troviamo di fronte ad una vista incredibilmente suggestiva: da lì si può scorgere in tutta la sua maestosità San Pietro. Incorniciato perfettamente in questo improbabile spazio sembra piuttosto un quadro, una fotografia; e non cadere nello sbaglio di ritenerla un effetto costruito ad hoc non è facile. Lo stupore è dunque immediato ed inevitabile. Come è possibile che la monumentale chiesa simbolo di Roma sia visibile a pieno attraverso il buco di una serratura? E' proprio così, e da sole le parole certo non bastano a descrivere questo bizzarro spettacolo, bisogna sbirciare.
Piazza Cavalieri di Malta

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